No ai Bambini in Case Famiglia e sì ai Bambini e alle Famiglie in Casa – Lettera aperta del Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Prof.ssa Vincenza Palmieri al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro per la Salute Roberto Speranza e alla Ministra per la Famiglia Elena Bonetti
“Il tema della Casa come luogo principale di Cura sia non soltanto in merito alle Politiche Sanitarie ma anche e soprattutto in relazione alla Famiglia:
no ai Bambini in Case Famiglia e sì ai Bambini e alle Famiglie in Casaâ€
“La casa deve diventare il principale luogo di curaâ€, dichiara il neo Presidente del Consiglio Draghi nel suo primo discorso programmatico presso il Senato della Repubblica.
Lo afferma in tema di Sanità – priorità stretta e contingente del momento attuale – aggiungendo la necessità di Riforme Strutturali, che non facciano da semplice tampone per l’oggi ma modifichino profondamente le Politiche Governative nell’ottica della definizione e garanzia dei LEA (Livelli essenziali delle Prestazioni Assistenziali). “Sono solo le «esigenze acute» a dover essere gestite fuori casaâ€, precisa il Premier.
Gli fa eco Pina Onofri – Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani – ponendo l’accento su come i problemi della Sanità del Territorio non si possano risolvere con le Case della Salute (ex Consultori – NdR).
Il tema della Casa come prioritario e fondamentale luogo di Cura, dunque, diventa finalmente centrale.
«Di fatto – commenta con soddisfazione la Prof.ssa Vincenza Palmieri, fondatore della Pedagogia Familiare – il Presidente Draghi afferma un principio a noi molto caro, che abbiamo sintetizzato da tempo con gli hashtag #aiutiamolefamiglieacasaloro, #aiutiamoliacasaloro.
Se addirittura i problemi di natura sanitaria possono essere gestiti fuori dalle strutture, direttamente a casa, a maggior ragione, ovviamente, tale discorso deve valere per le questioni che riguardano la Famiglia e le Famiglie.
No Bambini nelle Case Famiglia
Così come la soluzione medica non può essere situata all’interno delle Case della Salute, così la difficoltà familiare non può essere “risolta†deportando i bambini in Casa Famiglia» chiosa il Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare.
No alle Prigioni, no ai Manicomi per Bambini e sì alle cure. Più Casa, più Famiglia e no ai Bambini in  Case Famiglia. È questa la linea da percorrere, nel momento in cui anche la fragilità della malattia può essere gestita – a parte i casi estremi – tra le mura domestiche. Affinché le risorse ingenti attualmente destinate a strutture ed interventi autoritativi dolorosi siano finalizzate, invece, a sostegno delle Famiglia.
Nell’ottica di un dialogo con le Professionalità che quotidianamente operano nei confronti delle Politiche Familiari, delle Competenze sul campo e della formulazione di soluzioni scientifiche di alto profilo, la Prof.ssa Palmieri – che propone un’ampia progettualità per #aiutarelefamiglieacasaloro – richiede, dunque, un incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con il Ministro per la Salute Roberto Speranza e con la Ministra per la Famiglia Elena Bonetti.
«Per potenziare, sostenere, irrobustire il ruolo della Casa e della Famiglia nelle Politiche Sociali e Socio-Assistenziali. Perché sia, nel caso, l’adulto abusante ad essere allontanato ma mai nessun Bambino rapito, strappato. No ai Bambini in Case Famiglia e sì ai Bambini e alle Famiglie in Casa.»
Ufficio Stampa INPEF

