“Li ho salvati dal fallimento negli anni Ottanta e a Scalfari ho dato un pacco di miliardi pazzesco quando è stato liquidato, quindi Eugenio su di me deve solo stare zitto”. E’ Carlo De Benedetti ad affermarlo a ‘Otto e mezzo’, in onda su La7, rispondendo “assolutamente si” alla domanda se ritenga Eugenio Scalfari “un ingrato”.
Per Repubblica, dice, “ho solo pagato dei prezzi, è solo la mia folle passione per il giornale che amo e per questo oggi mi duole che perda la sua identitĂ ”, quella cioè di un giornale politico. Tra l’altro, osserva, “non è mai successo che esca un editoriale non firmato“.
”Un consiglio a Repubblica. Don Abbondio diceva che chi non ha il coraggio non se lo può dare”, afferma Carlo De Benedetti parlando del giornale di cui è stato lungamente editore e a cui oggi consiglia di ritrovare la ”propria identitĂ ”. FarĂ un altro giornale? ”Mai nella vita, ma tutto quello che ho fatto per Repubblica lo rifarei. Sono monogamo in questo senso”.

