Se la rete, la gente, in due giorni, non riesce a fermare il senato, giovedì prossimo 22.6.17, i senatori approvano il CETA e diventiamo tutti, per legge, schiavi delle multinazionali.
Perché è tremendo il CETA? Perché è un mostruoso, fraudolento accordo con il Canada, che:
-uno, diventa subito planetario mediante il trucco di spostare in Canada le sedi legali di tutte le multinazionali;
-due, è pieno come al solito di una miriade di contorte, imperscrutabili ‘belle’ parole (1.600 pagine) usabili come si vuole;
-tre, è fintamente solo commerciale, perché lascia invece al più totale ed incontrollabile arbitrio della cupola massonico/bancario/deviata ogni singolo aspetto morale, giuridico, economico, sentimentale, fiscale, religioso, sessuale, razziale, culturale, sanitario, bancario ecc, della vita dell’intera umanità .
Multinazionali che, con il CETA, se avranno in ipotesi interesse ad imporre, non alcune utili vaccinazioni, bensì, non 12, ma 24 o 36 vaccini ai nostri figli e nipoti; o di applicargli il microchip; o di confonderne i sessi e le razze; o di indurti all’uso di certi programmi, giochi, dispositivi, anziché altri; o di sostituire i nostri meravigliosi prodotti agricoli ed ittici con altri chimicamente creati, insaporiti e colorati; o di far consegnare gli stipendi ed i corrispettivi direttamente a loro perché decidano loro se dartene o no qualche briciola detratte le sempre più folli tasse o non darti niente e farti suicidare eccetera; ebbene, non avranno più bisogno, per farlo, di alcuna Lorenzin, Gentiloni, Napolitano o Renzusconi, ma potranno farlo da sé, da lontano.
E, se l’Italia si ribellerà , la faranno condannare inappellabilmente dai loro tribunali internazionali speciali che, proprio come quelli italiani ed europei, sono già da ora al loro servizio.
Che fare? Non so! Scendiamo tutti in piazza e mettiamo ad urlare, mettiamo le lenzuola alle finestre, ma soprattutto adoperiamoci in tutti i modi per rendere note queste cose attraverso la rete, perché, se un numero sufficiente di italiani le capisce, nei prossimi due giorni li battiamo.
Il sapere infatti modifica i rapporti di forza ed innesca in confronto. Il confronto poi è in sé rivoluzionario, e nel confronto ogni forma di prevaricazione si dissolve.
Alfonso Luigi Marra

