Milano, candidato Parisi: “I musulmani hanno il diritto di pregare nei loro luoghi di culto”

 

“Sono d’accordo con Salvini: per le moschee serve una legge nazionale. Il sindaco di una città deve avere gli strumenti per valutare da dove provengono i finanziamenti dei gruppi promotori delle moschee; è necessario assicurarsi che le moschee siano controllabili, sicure, non siano luoghi di proselitismo e reclutamento del terrorismo, non siano luoghi d’incitamento contro i nostri valori, contro la nostra popolazione”. Lo dichiara il candidato a sindaco di Milano per il centrodestra, Stefano Parisi.

“La nostra Costituzione garantisce la libertà di culto per tutte le religioni. Alle comunità che chiedono la costruzione delle moschee – spiega ancora Parisi – chiederemo di affermare di credere nei principi fondanti la nostra civiltà, la nostra cultura. Questi principi sono la laicità, l’uguaglianza giuridica tra le persone senza distinzione di sesso e religione, la libertà della persona. I musulmani a Milano devono vivere nel rispetto pieno di questi principi”.

“Le comunità musulmane di Milano hanno il diritto di pregare nei loro luoghi di culto, oggi pregano negli scantinati e nei garage: sono luoghi non controllabili a rischio di infiltrazioni estremistiche o peggio terroristiche. Noi abbiamo il diritto alla sicurezza e al rispetto delle libertà e dei nostri valori. La Giunta Pisapia sulle moschee ha fatto molta confusione. Scegliendo luoghi sbagliati e gestendo il bando in modo superficiale. In cinque anni non è riuscita a realizzare neanche questo obiettivo che aveva nel proprio programma. Su questo dovrebbero riflettere gli assessori della Giunta Pisapia in lista con Sala invece di fantasticare sulle presunte divisioni del centrodestra”, ha concluso Parisi. (LaPresse)