Un flash mob pro-Ucraina, organizzato da studenti e attivisti, è finito in tensione e spintoni all’Università Federico II di Napoli durante un convegno promosso dall’Anpi con ospiti Alessandro Di Battista e lo storico Angelo D’Orsi. Secondo i promotori, la protesta era “pacifica†e mirava a porre domande al termine dell’incontro: invece sarebbero stati negati gli interventi dal pubblico e si sarebbe arrivati a un contatto fisico che ha portato anche alla rottura del microfono.
La ricostruzione contenuta in una nota congiunta diffusa dall’ufficio stampa dei Radicali Italiani parla di decine di giovani e rappresentanti di +Europa, Radicali, Ora!, Liberi Oltre, Azione e della comunità ucraina che, finito l’evento, avrebbero mostrato bandiere e magliette ucraine e chiesto di intervenire nella fase dedicata alle domande. “È vergognoso che non ci sia stata data la possibilità di fare domandeâ€, sostengono.
Nella stessa nota si denuncia un’“aggressione†ai danni di un attivista che stava interloquendo con i relatori e che sarebbe stato spinto “da un rappresentante dell’Anpi†fino a rompere il microfono. I promotori parlano anche di un’aggressione all’esponente radicale Matteo Hallissey mentre tentava di porre una domanda a D’Orsi sulla sua partecipazione a una serata di gala legata a Mosca “due mesi faâ€.
L’incontro era già “caldo†prima di iniziare
Il convegno rientra nel filone di appuntamenti intitolati “Russofilia, russofobia, verità â€, format che nelle scorse settimane ha generato polemiche anche altrove, tra accuse di propaganda e rivendicazioni di pluralismo. A Torino, per esempio, un evento con lo stesso titolo era stato annullato e poi spostato in altra sede dopo le contestazioni politiche e le prese di posizione contrapposte.
Sul tema è intervenuta anche Memorial Italia, che in una lettera pubblica (riferita all’appuntamento torinese) ha criticato l’uso della categoria di “russofobia†e contestato l’impostazione dell’iniziativa, sostenendo che rischi di diventare una “cassa di risonanza†per narrazioni funzionali al Cremlino.
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Yesterday, a crowd of Ukrainian-minded lunatics disrupted a lecture by Italian professor Angelo D’Orsi at the University of Naples. The scholar was speaking on the topic of “Russophobia and Russophilia.”
But the hooligans, carrying Ukrainian symbols, began shouting, screaming,… pic.twitter.com/EqJlc2EDQv
— Victor vicktop55 commentary (@vick55top) December 23, 2025

