Caso Albanese, Boldrini: “Valditara vuole zittire le scuole”

Laura boldrini

Durissimo affondo di Laura Boldrini (Pd) contro il governo e in particolare il ministro dell’Istruzione e del Merito

“Il modello Valditara per la scuola punta a limitarne sempre più l’autonomia, fino al punto di mandare ispezioni negli istituti che hanno organizzato incontri con Francesca Albanese. Un’iniziativa da polizia politica, più che da ministro dell’istruzione. Sfugge, probabilmente, a Valditara che Albanese è Relatrice speciale dell’Onu per i territori occupati della Palestina e riveste dunque un ruolo istituzionale. Quale sarebbe la ragione per cui l’incontro con una figura istituzionale deve dare origine a un’ispezione del ministero? Perché Albanese dice cose che al ministro Valditara e al governo non piacciono? È l’ennesima riprova di quanto male sopportino posizioni diverse dalle loro e quanto vogliano omologare perfino scuola, insegnanti e studenti ai loro diktat. Ci opporremo a questa logica da regime in tutte le sedi necessarie”.

Cosa ha fatto Valditara

Il ministro ha chiesto agli organi competenti di avviare una immediata ispezione per verificare quanto accaduto in alcune scuole in Toscana. Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, ha tenuto incontri durante l’orario scolastico in due istituti scolastici.

Il ministro ha dichiarato “di aver letto su organi di stampa che la relatrice avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato. Le ispezioni mirano a verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità degli organi scolastici coinvolti”.
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(ANSA) – ROMA, 13 DIC – “Io temo che, anche a leggere alcune reazioni di ieri, ci sia ancora una mentalità totalitaria in alcuni esponenti dell’opposizione. Perché quando mi si contesta il fatto che io voglia fare chiarezza se effettivamente Francesca Albanese durante più lezioni curriculari, e quindi lezioni obbligatorie, abbia veramente detto che questo governo è costituito da fascisti, complici di genocidio e abbia veramente incitato a occupare le scuole, se mi si contesta la necessità di fare chiarezza su un punto dirimente per quanto riguarda la correttezza della formazione dei nostri giovani, vuol dire che non si ha maturità democratica”.

Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel suo intervento ad Atreju. “Il ministro non si lascia intimidire da nessuno, ha il dovere di far sì che la legge venga rispettata, la Costituzione venga rispettata, il pluralismo venga rispettato e che nelle scuole non si faccia né propaganda né indottrinamento – aggiunge – Dopodiché io non parto con alcun pregiudizio, accerteranno gli ispettori e vedranno se eventualmente si sono violate alcune regole e se c’è una responsabilità degli organi scolastici”.

Valditara sottolinea che “le scuole non sono e non dovranno mai essere luoghi di indottrinamento, luoghi di propaganda politica” e che “devono abituare lo studente allo spirito critico, al confronto plurale, alla crescita nel pluralismo. Questa è la scuola democratica”. Mentre, “la scuola delle dittature, la scuola totalitaria è quella che ti impone una visione”. (ANSA)

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