Da Roma in Veneto per rubare rame: fermati due stranieri

furto di rame

Controlli serrati della Polizia Locale della Federazione hanno portato venerdì mattina 21 novembre a Piombino Dese al fermo di due furgoni sospetti e alla denuncia di due uomini, entrambi provenienti da Roma, trovati in possesso di centinaia di metri di cavi di rame e arnesi da scasso.

L’operazione è scattata quando gli agenti hanno controllato due furgoni sospetti trovati parcheggiati in una zona appartata nel centro di Piombino Dese. A bordo di un Fiat Ducato, intestato a un cittadino egiziano residente in provincia di Roma, è stato identificato un trentenne richiedente asilo di nazionalità egiziana, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali legati al possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. All’interno del mezzo gli agenti hanno rinvenuto ben 450 metri di cavo di rame e diversi arnesi da scasso, tra cui un flessibile e un piede di porco. Il rame, attualmente quotato sul mercato intorno ai 9 -10 euro al chilogrammo, rappresenta un bottino di notevole valore per i ladri specializzati in furti di materiali edili.

Nel secondo furgone, un Ford Transit, è stato invece identificato un cittadino romeno di 34 anni con un curriculum criminale di tutto rispetto: numerosi precedenti penali per furto, furto in abitazione, furto aggravato e possesso di arnesi da scasso. L’uomo era uscito dal carcere solo pochi mesi fa. Nel furgone sono stati trovati una pala ed un piccone ancora sporchi di terra.

I fermati, provenienti da Roma, non sono stati in grado di fornire alcuna spiegazione credibile né sulla provenienza dei cavi di rame né sulla loro destinazione. I due sono stati fotosegnalati dalla Polizia Locale e denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Secondo il comandante Antonio Paolocci, si tratterebbe probabilmente di due cosiddetti “trasfertisti”, malviventi che si spostano in determinate zone per alcuni giorni per compiere furti, per poi rientrare nei luoghi d’origine rendendo più difficile il loro tracciamento.

Gli investigatori stanno ora verificando se ci siano denunce di furti di cavi di rame da cantieri o depositi edili nella zona, controllando anche le immagini degli impianti di videosorveglianza. Un particolare inquietante: anche il proprietario dei due furgoni risulta avere diversi precedenti specifici proprio per furto di cavi di rame, essendo già stato sorpreso in due occasioni con centinaia di chilogrammi di cavi nei suoi furgoni.

I due stranieri denunciati rischiano ora pene severe. Per il reato di ricettazione, il codice penale prevede la reclusione da due a otto anni e una multa da 516 a 10.329 euro. Per il possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, la pena va dalla reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 103 a 1.032 euro. Le pene potrebbero essere ulteriormente aggravate dai precedenti penali specifici. I cavi di rame, gli arnesi da scasso e il furgone dove era stipata la merce sono stati sottoposti a sequestro.
www.padovaoggi.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *