Aggressione ai sanitari, l’argentino Vildoza arrestato e rilasciato

Luca Vildoza
foto Ansa-Epa

Le undici di sera. Un’ambulanza della Croce Rossa è ferma sui viali di circonvallazione di Bologna, non lontano dal palazzetto dello Sport. Arriva un’auto guidata da un giocatore della Virtus che ha appena finito di giocare e vincere una partita e sta tornando a casa, con a fianco la moglie incinta. Succede qualcosa, c’è una lite tra gli operatori del mezzo e i due coniugi. Tutti scendono in strada, ne nasce un parapiglia e dalle parole si passa all’aggressione fisica.

Viene chiamata una volante della polizia e il 30enne playmaker argentino Luca Vildoza e la moglie Milika Tasic, pallavolista serba 25enne, vengono arrestati per lesioni al personale sanitario. Una donna di 55 anni che era sull’ambulanza finisce la serata al pronto soccorso. Ma poco dopo la Procura dispone la liberazione di marito e moglie e ora si dovrà chiarire che cosa sia effettivamente successo.

La questura ha spiegato che l’intervento in viale Silvani, angolo via Calori, è nato per una segnalazione di aggressione: i paramedici hanno riferito agli agenti che, mentre stavano andando su un intervento di emergenza e avevano momentaneamente accostato l’ambulanza per individuare il luogo preciso in cui erano diretti, sono stati avvicinati da un’automobile nera, il cui conducente avrebbe iniziato ad inveire nei loro confronti senza apparente motivo.

I paramedici, “ignorando le provocazioni”, avrebbero poi cercato di riprendere servizio, ma l’auto avrebbe continuato a frapporsi, ostacolando la marcia, impedendo all’ambulanza di passare. Per questo l’operatrice 55enne è scesa, “per chiedere spiegazioni ai due del loro comportamento”, ma è stata aggredita dalla ragazza che l’ha afferrata prima per i capelli e poi per il collo, e poco dopo anche il ragazzo l’ha afferrata prima per il braccio per poi sollevarla per il collo.

Ma questa versione dei fatti, ha spiegato l’avvocato Mattia Grassani che assiste la Virtus e i due arrestati, non sarebbe l’unica e in seguito sarebbero emerse testimonianze che raccontano una storia differente e che devono essere approfondite. Per questo l’avvocato ha avviato indagini difensive, sentendo testimoni e chiedendo di acquisire le telecamere della zona.

Ci sarebbe in particolare una foto dell’ambulanza di traverso sul viale, quando è sopraggiunta la vettura guidata dall’argentino, con il mezzo di soccorso che chiudeva il percorso della macchina. Ci sarebbe stata una lite con una colluttazione, ma ci sarebbero state azioni reciproche e non un’iniziativa unilaterale del giocatore.

Anche la Virtus, in una nota, ha scritto che i due sono arrivati a confronto con gli operatori “ritenendosi vittime di altrui comportamenti illegittimi” e ha aggiunto di nutrire “estrema fiducia” per le indagini difensive. La Croce Rossa, da parte sua, ha invece detto che quanto avvenuto “sembra essere stata una vera e propria aggressione a un equipaggio della Croce Rossa Italiana, durante le fasi preliminari di in un intervento di soccorso in emergenza.

La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, ma al momento non sembra presentare molti margini di incertezza”. La Procura ha rinunciato al processo in direttissima e nei prossimi giorni dovrà esserci un’udienza tecnica per valutare la legittimità degli arresti. Vildoza, intanto, è regolarmente partito con la squadra per la trasferta di domani a Lione.ANSA

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