Il dipartimento di stato Usa ha confermato le anticipazioni di stampa sull’uscita degli Stati Uniti dall’Unesco, citando una “agenda globalista e ideologica per lo sviluppo internazionale in contrasto con la nostra politica estera ‘America First'” e definendo la decisione di ammettere lo ‘Stato di Palestina’ come Stato membro “altamente problematica, contraria alla politica statunitense”, nonche’ capace di contribuire “alla proliferazione della retorica anti-israeliana all’interno dell’ organizzazione”.
“Profondo rammarico” è stato espresso dalla direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, per la decisione del presidente Donald Trump di ritirare nuovamente gli Stati Uniti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. “Per quanto deplorevole possa essere, questo annuncio era previsto e l’Unesco si stava preparando”, ha aggiunto. Durante il suo primo mandato, nell’ottobre 2017, Donald Trump aveva già ritirato gli Usa dall’organizzazione. (ANSA)