Moglie e marito investiti ai tavolini del bar da tunisino furioso contro la titolare: lei è morta

Federica Coviello

Ricoverata da più di due settimane in condizioni gravissime, aveva subìto l’amputazione di una gamba. Ma le lesioni riportate si sono rivelate fatali

Federica Coviello, 51 anni, è morta all’ospedale Niguarda di Milano ieri, giovedì 3 luglio. La donna era stata travolta da un’auto il 16 giugno scorso a Gravellona Lomellina, piccolo comune in provincia di Pavia. La tragedia si era consumata davanti all’ingresso di un bar, dove la vittima era seduta a un tavolino insieme al compagno 52enne. L’uomo, rimasto ferito con fratture multiple alla gamba sinistra, è sopravvissuto all’impatto.

Tunisino furioso

Tutto è successo nel centro della cittadina, all’Antica caffetteria di corso Insurrezione 11, intorno alle 20. Al volante dell’auto – una Fiat 500 nera – c’era un uomo di 41 anni, cittadino tunisino, che poco prima aveva litigato animatamente con la proprietaria del locale, una donna di origine cinese, per futili motivi. In preda all’alterazione, secondo una prima ricostruzione l’uomo era salito in macchina e aveva puntato a tutta velocità verso l’ingresso del bar, travolgendo i due clienti (estranei alla lite) seduti all’esterno.

L’uomo ha cercato di allontanarsi a piedi, ma i carabinieri poco dopo lo hanno fermato e arrestato, salvandolo dal linciaggio delle numerose persone accorse sul posto. Ora, con la morte di Federica Coviello, l’accusa per il 41enne si aggrava: non più lesioni gravissime ma omicidio. La procura di Pavia dovrà ora valutare tutti gli elementi per ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio e le responsabilità penali. Determinante sarà stabilire se l’investimento sia stato premeditato o conseguenza di un raptus.
www.today.it – foto social

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