Mattarella: “progetto europeo più che mai imprescindibile e urgente”

Mattarella

“Nell’arco di una generazione Lubiana ha compiuto un percorso che oggi la fa sedere con autorevolezza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite. Il suo esempio costituisce riferimento per i Paesi oggi candidati all’ingresso nella Ue. Le dinamiche geo-politiche in Europa hanno conferito rinnovato slancio al processo di completamento dell’Unione. Il progetto europeo è più che mai imprescindibile e urgente, alla luce anche della brutale e ingiustificabile aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina. Ciò vale non solo nei confronti di Ucraina, Moldova e Georgia, ma soprattutto dei Paesi dei Balcani Occidentali che oltre venti anni addietro hanno iniziato questo impegnativo percorso di integrazione.

“Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso, e l’Unione europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale”.

Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento della laurea honoris causa da parte dell’Università di Trieste, unitamente al Presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor.

“La strada percorsa da Slovenia e Italia, in questi trent’anni, dimostra -ha sottolineato il Capo dello Stato- come il processo di riconciliazione, il ritrovarsi su un percorso comune, possa trovare una ricomposizione più efficace all’interno della famiglia europea, attraverso il consolidamento della fiducia reciproca generata dalla comune esperienza che si sviluppa all’interno delle istituzioni europee. È in seno ad esse, nel lavoro fianco a fianco, che i nostri popoli accrescono il senso di comunanza di obiettivi, di appartenenza. In quella quotidiana condivisione emergono i tanti fattori che ci uniscono, sbiadiscono le differenze, le incomprensioni.

“L’Europa insomma è, allo stesso tempo, sia il frutto dei processi di riconciliazione tra Paesi che durante la Seconda Guerra Mondiale avevano combattuto in schieramenti contrapposti, sia l’acceleratore delle indispensabili composizioni delle divergenze, retaggio del passato, e che abbiamo dimostrato di saper superare per costruire un effettivo e duraturo futuro di pace“.

“So -ha concluso Mattarella- che il Presidente Pahor ha deciso di continuare il suo impegno personale per i Balcani Occidentali e a favore del processo per una indispensabile e veloce integrazione europea dell’intera regione. Anche per questo lo ringrazio. L’Europa ha bisogno della sua esperienza e della sua saggezza”.

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