Covid, falsi tamponi di guarigione per il green pass: medico assolto

tampone fai da te

Un medico è finito sotto processo con l’accusa di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsificazione di documenti informatici per avere attestato una falsa positività al Coronavirus, con conseguente guarigione, al fine di ottenere falsamente un green pass.

Il medico, difeso dall’avvocato Angelo Frioni, era accusato di avere “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di medico di continuità assistenziale”, o guardia medica, generato “una certificazione verde Covid-19 da guarigione del tutto falsa e valida dal 2 febbraio 2022 al 18 luglio 2022, autocertificando, mediante l’inserimento nel sistema della Tessera sanitaria e con credenziali fornite dall’Azienda Usl Umbria 1 di Perugia, lo svolgimento di due tamponi da Sars CoV-2, entrambi positivi, il 1° gennaio del 2022 e il 19 gennaio del 2022, mai effettuati”.

Al termine del procedimento il medico è stato assolto perché il fatto non sussiste in quanto aveva accesso al sistema informatico non come guardia medica, visto che era andato in pensione e quindi non aveva l’accesso con le credenziali Usl, ma come medico chirurgo iscritto all’albo e, come tale, legittimato ad accedere con le proprie personali credenziali che tutti i medici hanno.  www.perugiatoday.it

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