Follia ‘multiculturale’ a Padova: Gesù diventa “Cucù” in una recita di Natale

Gesù Bambino

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di Filippo Jacopo Carpani – L’assurda decisione è stata presa dalle maestre della scuola elementare “Edmondo De Amicis†di Agna, in provincia di Padova. Agli studenti sono stati distribuiti libretti di musica con testi riveduti e corretti, sostituendo per esempio la parola “Gesù†con “cucùâ€, che hanno scatenato l’ira dei genitori.

“Lunedì scorso, per puro caso, abbiamo scoperto che i testi natalizi da far cantare ai nostri figli sono stati cambiati e modificatiâ€, ha raccontato Francesco, il padre di uno dei bambini. “All’inizio non ci potevo credere, poi quando mia moglie mi ha fatto vedere i fogli con le frasi che inizialmente gli alunni avrebbero dovuto cantare, tagliati su determinate parole, non ci ho visto più. Non è possibile che si debba arrivare a questi livelli, tra l’altro senza che noi genitori veniamo messi al corrente delle idee delle maestreâ€.

Il genitore ha detto di aver anche contattato il sindaco Gianluca Piva e il parroco don Fabio Bettin. Il primo cittadino avrebbe detto di essere “molto dispiaciuto nell’apprendere questa notizia e che si sarebbe interessato in prima persona, verificando con la scuola il motivo di questa decisioneâ€, ma dopo questo primo scambio Francesco ha detto di non aver avuto più sue notizie. Il sacerdote, invece, “ha detto che sono cose che possono succedere, trincerandosi dietro i soliti luoghi comuni, legati al fatto che noi dobbiamo essere ospitali con gli altriâ€.

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Pare che l’unico ad aver fornito una spiegazione ai genitori sia stato l’autore del saggio, condividendo anche i testi proposti da lui prima che le maestre facessero i tagli e le “correzioniâ€. “Josè Angel Ramìrez Ragoitia, di Piove di Sacco, maestro di musica della scuola, ci ha raccontato di essere rimasto anch’egli spiazzato da questa iniziativa della scuolaâ€, ha concluso Francesco. La discussione è proseguita anche su una chat delle mamme, usata solitamente per essere sempre al corrente di tutte le attività dell’istituto. Dagli scambi di messaggi è emerso che nessun genitore era al corrente della decisione presa dalle insegnanti e che l’hanno saputo solo dopo aver fatto domande ai loro figli.

Le maestre hanno dunque maldestramente puntato all’inclusione, ma l’unico risultato che hanno ottenuto è stato una serie di defezioni. “Dopo qualche discussione con mia moglie, abbiamo deciso che nostra figlia non prenderà parte a questa recita, sia per una questione di principio sia perché ci hanno tolto le cose in cui crediamoâ€, ha detto un altro genitore. “A casa mia non si può dettare legge. Perché dobbiamo sempre noi a doverci fare da parte?â€.
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