Davigo: ‘spiace se imputati si uccidono, perdi una fonte’

Piercamillo Davigo loggia massonica ungheria

Ha sollevato una vera e propria ondata di polemiche sui social lo scambio tra Piercamillo Davigo e Fedez trasmesso ieri a Muschio Selvaggio dedicata alla stagione di Tangentopoli. A lasciare di stucco gli ascoltatori le parole dell’ex pm del pool di Mani Pulite che, alla domanda di Fedez su come “umanamente ha vissuto i suicidi degli indagati, risponde cinicamente: “Purtroppo, per quanto sia crudo quel che sto dicendo, in questo mestiere capita che gli imputati si suicidino“.

“La mortalità nelle carceri per suicidio è più alta che fuori. La percentuale di suicidati rispetto al numero di indagati era più bassa, rispetto al numero di suicidi nelle carceri e rispetto al numero di detenuti”, spiega Davigo, che poi puntualizza: “Lo so che è una cosa spiacevole quella che sto per dire, ma è la verità. Bisogna aver chiare le cose: le conseguenze dei delitti ricadono su quelli che li commettono, non su coloro che li scoprono e li reprimono. Perché altrimenti il ragionamento porterebbe a dire: allora non fate le indagini”.

Ricordando il caso di Raul Gardini, Fedez chiede quindi a Davigo se almeno gli è dispiaciuto se qualcuna delle persone indagate da lui si è tolta la vita, la risposta è inscalfibile: “Ma certo che dispiace. Prima di tutto, se uno decide di suicidarsi lo perdi come fonte di informazione”. ADNKRONOS

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