Baciò un bambino in strada, pakistano non si trova: processo ‘rinviato’ al 2046

tribunale

Pesaro, 5 ottobre 2023 – Ha toccato anzi baciato un bambino per strada, a Pesaro, nel 2022. Qualcuno lo ha visto e denunciato. Ieri, quell’uomo, un 35enne pakistano che viveva nella zona di Marotta, doveva comparire davanti al giudice per le indagini preliminari. Rispondeva di violenza sessuale. Ma è sparito. Non si trova più, e quindi non è possibile notificargli gli atti del procedimento. L’udienza così si è chiusa, ma il procedimento rimarrà aperto per oltre vent’anni, fino al 2046.

L’imputato, per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio, forse è emigrato in Francia, ma non è certo. Il risultato è che il rinvio a giudizio non c’è stato e non ci sarà perché il 35enne pakistano non è a conoscenza del procedimento per violenza che lo riguarda. Questo ha imposto al giudice di firmare una sentenza di non luogo a procedere almeno fino a quando non sarà rintracciato. Il che è appare complicato.

Ma in base alla legge Cartabia, le forze dell’ordine hanno tutto il tempo per provarci. Il giudice Gasparini ha fissato in 24 anni il tempo massimo per rintracciarlo e portarlo davanti ai giudici di Pesaro. In pratica, la legge impone che si provveda a cercare un imputato entro un tempo doppio della durata della prescrizione del reato commesso. Nel caso della violenza sessuale, che prevede 12 anni di prescrizione, ci si allunga con le ricerche per 24 anni dal momento del reato. Il fatto, essendo avvenuto nel luglio 2022, le forze dell’ordine avranno tempo fino al 2046 per cercare il 35enne pakistano che ha baciato per strada in maniera violenta un bambino di 8 anni a Pesaro. In precedenza, ci si fermava ugualmente se l’imputato non fosse stato a conoscenza del processo e dunque non avesse ricevuto la notifica degli atti. Questo per evitare, come avveniva in un lontano passato, che qualcuno si potesse ritrovare in galera per una condanna passata in giudicato di cui non era stato informato ma la cui esistenza era nota solo all’avvocato d’ufficio che non sapeva dove rintracciarlo.

Non è il primo caso di sentenze di non luogo a procedere per irreperibilità degli imputati, ma spesso sono stati rintracciati. La norma Cartabia ha voluto mettere una riga per non lasciare sotto processo a vita le persone che sono irreperibili. Superato quel termine, nessuno li cercherà più. Il pakistano fuggito da Marotta, potrà tornare in Italia senza temere la legge all’età di 59 anni.

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