Sabaudia, indiano pesta e stupra la moglie: “Voglio un figlio maschio”

carabinieri

di Federico Garau – Una storia terribile quella che arriva da Sabaudia (Latina), dove un donna ha subito abusi e violenze di ogni genere da parte del marito che desiderava avere un figlio maschio. Dopo avere a lungo sopportato le vessazioni del compagno, la vittima ha trovato la forza e il coraggio di chiedere aiuto, e si è presentata dalle forze dell’ordine per denunciare l’incubo che stava passando. Dopo l’arresto, avvenuto lo scorso giugno, l’uomo si trova dietro le sbarre e nel corso della giornata di ieri tutte le accuse a suo carico sono state confermate dinanzi al gip del tribunale di Latina.

Un inferno durato anni

A raccontare la sua storia, riferita anche in aula di tribunale, è una donna di origini indiane. Dopo essersi sposata col marito, suo connazionale, aveva avuto due figlie femmine. Due nascite che non avevano portato alcuna gioia in famiglia, dato che il compagno desiderava un figlio maschio. Da qui le violenze, sia fisiche che verbali. Stando all’accusa, il soggetto, un 36enne, non esitava a insultare e picchiare la moglie, avvalendosi anche di una mazza da baseball. Le aggressioni avvenivano persino di fronte alle figlie della coppia.

Accusandola di essere la responsabile del mancato figlio maschio, il 36enne avrebbe addirittura violentato la donna, deciso a farle cominciare una nuova gravidanza. La vittima avrebbe subito quei rapporti forzati per paura di essere nuovamente picchiata. Sempre secondo quanto sostenuto dall’accusa, gli stupri sarebbero andati avanti anche quando la donna si trovava già in stato interessante.

Le indagini e l’arresto

La storia cambia nel maggio 2023, quando la donna ha deciso di denunciare e far partire le indagini. La vittima e le sue figlie sono state accolte in una struttura protetta, mentre il marito è stato arrestato e chiuso in carcere con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia (giugno 2023). Ad incastrare il 36enne non solo il racconto della moglie, ma i referti medici relativi alle tante lesioni e contusioni provocate dalle violenze. Un ruolo importante lo avrebbe avuto anche il fratello della vittima, che ha fornito la sua testimonianza.

In questi ultimi giorni la donna è stata nuovamente ascoltata dal gip Pierpaolo Bortone e dal pubblico ministero Antonio Sgarrella. Nel corso dell’audizione, ha confermato il suo racconto, senza avere alcuna esitazione.
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