San Marino: la vicenda Asset banca e la Versione di Barney sulle responsabilità di BCSM

Riceviamo e pubblichiamo

asset banca

Caro direttore,

come avrai letto sull’informazione sammarinese finalmente qualcuno ha trattato la questione di cui alle mie lettere a te in merito alla vicenda Asset Banca.

Prima un corposo Comunicato Stampa degli azionisti indi l’articolo sul GiornaleSM. (https://www.sanmarinortv.sm/news/comunicati-c9/azionisti-di-asset-banca-ci-attendiamo-il-riconoscimento-concreto-di-un-risarcimento-a247833

https://giornalesm.com/san-marino-asset-bank-verso-risarcimento-milionario-pagheranno-i-cittadini-gli-errori-della-vecchia-governance-bcsm-e-la-distrazione-del-governo-adessosm-di-enrico-lazzari/ )

Chissà se è stato il nostro parlare del problema e degli illeciti da parte di BCSM sul caso, dei silenzi in merito da parte dell’informazione locale e addirittura dell’improvviso mutismo anche della rappresentante dei soci ed ex direttore generale che può aver inciso su questo improvviso rigurgito di notizie? Notizie che, oltretutto, se si confrontano a quanto da me sostenuto e da te pubblicato, confermano puntualmente quanto trattato sulle pagine del tuo sito anche in merito alle famose responsabilità dell’Ente Banca Centrale e di diverse Governance legate appunto agli illeciti commessi contro Asset Banca.

Diverte notare come, una volta apparso il comunicato stampa di cui sopra, il solito opinionista locale che tiene le orecchie ben aperte su quanto tocchi l’attuale governance di BCSM si sia subito gettato nella mischia dopo anni di inspiegabile silenzio su fatti che in RSM tutti conoscono e che avrebbero magari preferito vedere venire trattati con la dovuta perizia visto che, come dallo stesso giornalista ammesso, le cui conseguenze ricadranno sulle spalle della cittadinanza sammarinese. Cosa questa che noi abbiamo sempre sottolineato ma che pare fino ad oggi non fosse importante per chi sull’abuso perpetrato ai danni della banca (a maggioranza azionaria italiana) non scriveva un rigo.

Ho usato il termine “diverte”, poiché il modo in cui chi improvvisamente ha avuto orecchie per sentire (benché è evidente come le abbia tenute tappate per anni, così come gli occhi per vedere certe documentazioni, sentenze etc… li ha tenuti ben coperti con occhiali scuri) ha cercato di rivoltare certe affermazioni contenute in quanto asserito nel comunicato pur di salvare qualcuno a cui da quel sito da anni stanno tenendo bordone quali paladini della Presidente (di cui già parlammo mesi fa https://www.imolaoggi.it/2023/09/05/banca-centrale-della-repubblica-di-san-marino-e-i-suoi-paladini/ ) è ai limiti dell’imbarazzante e continua a tenere aperta la domanda relativa alla convenienza per costoro di non tenere una posizione imparziale neppure di fronte a fatti conclamati e dichiarazioni scritte nero su bianco ed incontrovertibili.

Ovvero, il giornalista (sic) omette dalle sue considerazioni quanto evidenziato dalla dott.ssa Tabarrini in merito proprio alle responsabilità sulla vicenda di questa Governance di BCSM riportato testualmente qui di seguito:

Nel 2018 sono stati nominati i nuovi componenti del Consiglio Direttivo (così è denominato il Consiglio di Amministrazione) della Banca Centrale; si confidava pertanto nel ripensamento di quanto sino ad allora era stato attuato con atti riferibili alla Banca Centrale stessa, la cui illegalità non poteva sfuggire ai nuovi vertici (certamente non al nuovo Presidente, avvocato di livello nazionale).

La nuova gestione si è invece adeguata alla posizione iniziale della Banca Centrale, che si era opposta ai due ricorsi con cui era stata chiesta la dichiarazione di illegittimità sia del commissariamento sia della liquidazione coatta, ha mantenuto incomprensibilmente questa posizione e ha anche presentato appello contro le sentenze di primo grado.

Le due cause sono state decise in primo grado e in appello con sentenze definitive e non più impugnabili che hanno sancito l’illegittimità dell’operato della Banca Centrale.

[…]

Sono poi intervenuti fra gli Avvocati di Asset Banca e della Banca Centrale più contatti per concordare bonariamente, in via stragiudiziale, l’entità del risarcimento dovuto ad Asset Banca in luogo del ripristino dello stato antecedente il commissariamento (quest’ultimo sarebbe ovviamente la soluzione più equa e di gran lunga preferibile).

Tuttavia, la Banca Centrale ha tenuto un comportamento che è apparso poco concreto e teso al rinvio, e non ha mai formulato proposte per onorare un suo debito risarcitorio conseguente ai propri atti la cui illiceità è stata accertata in giudizio. Anzi, non ha neppure riattivato la licenza bancaria, cosa che avrebbe potuto (e potrebbe ancora) fare senza danno per nessuno.

Questa percezione di indisponibilità a un accordo equo e realizzabile in tempi brevi è stata conferma dalla proposta della Banca Centrale giunta alcuni mesi fa e ritenuta un passo indietro rispetto all’oggetto e anche allo stato degli incontri diretti, poiché prevede la redazione di una perizia per accertare il valore di Asset Banca – e quindi l’entità del risarcimento – ma lascia aperta la possibilità per ciascuna delle due parti di agire in giudizio ove il risultato della consulenza tecnica non fosse ritenuto accettabile, con conseguente ulteriore estremo dilatamento delle tempistiche, nonché, anche se sembra incredibile solo ad immaginarlo considerati tutti gli atti illegittimi, così come accertati definitivamente dall’Autorità Giudiziaria, perpetrati a danno di Asset Banca e dei suoi azionisti, con le spese di tale accertamento finanche a carico, per delle quote, di Asset Banca.

Non solo, la Banca Centrale – non è noto se in forza di un proprio ripensamento o per eccesso di zelo difensivo dei suoi Consulenti legali che hanno formalizzato la proposta – ha addirittura messo in dubbio che esista un proprio obbligo risarcitorio, come se non fossero intervenute quattro sentenze che hanno dichiarato l’illegittimità degli atti dei suoi organi e funzionari e non fosse pendente un procedimento penale per plurimi reati commessi a danno di Asset Banca dai suoi ex funzionari.

E non pago di quanto omesso (colpevolmente considerando gli obblighi deontologici di chi vuol essere giornalista), l’estensore dell’articolo sul GiornaleSM ha oltretutto alzato un ulteriore scudo a presunta protezione della Presidente di BCSM addirittura evidenziato in grassetto all’interno dell’articolo:

con l’arrivo di Catia Tomasetti alla presidenza, si è avviato un concreto risanamento del sistema bancario che oggi ha recuperato la necessaria solidità e autorevolezza”

Di fatto cercando di distrarre il lettore dalle evidenti responsabilità che invece l’attuale Presidente parrebbe avere anche in questa vicenda, come da me più volte sottolineato negli anni, considerato il doppio salto mortale all’indietro con il quale la pulzella di BCSM da feroce oppositrice alla rimessa in bonis di Asset Banca, seguendo le orme di quanto fatto dalla “cricca”, è passata a schierare Banca Centrale quale parte civile contro gli stessi di cui appunto aveva difeso l’operato in una delle pagine più vergognose nella Storia finanziaria dell’enclave: la chiusura illegittima di Istituto di Credito per agevolarne un altro.

E attenzione la gravità di quanto all’oggetto, oltre che nelle azioni, è in quanto queste provocheranno visto che come già sottolineato più e più volte risarcire una banca non è certo come risarcire un privato.

Ovvero non si parla, come l’ingenuo (o furbino?) scriba del GiornaleSM cerca di far passare all’opinione pubblica locale con un’espressione abbastanza ambigua, di un danno pluri-milionario – se fosse così infatti ci si potrebbero aspettare alcune decine di milioni – ma di un danno da centinaia di milioni che sul bilancio di uno Stato già finanziariamente alla canna del gas potrebbero rappresentare un rischio default bello e buono.

E questo eventuale default (che probabilmente in RSM stanno cercando di evitare con l’ingresso di JP Morgan e delle liquidità che porterà anche a CarispSM, al momento ancora detentrice illegittima di quanto una volta di proprietà Asset Banca – sommato a quanto di Banca Commerciale Sammarinese da quest’ultima assorbita sempre per ordine di BCSM – e che a rigor di logica lo porterà a diventare il controllore del debito pubblico della Repubblica con quanto ne consegue) è evidentemente responsabilità di chi questa situazione ha creato ma anche di chi dal 2018 non è intervenuto per sanarla per tempo anzi, ancora oggi tergiversa per ordini probabilmente arrivati more solito da oltre confine.

Che poi tutto questo tergiversamento relativo alla restituzione ad Asset del maltolto coinvolga correntisti, creditori e chi ha in piedi azioni legali proprio con questa Società (al momento non più banca) il prode difensore di BCSM non si preoccupa neppure, nonostante l’aver tenuta in LCA illegale Asset abbia comportato uno stop ai procedimenti pendenti in Tribunale (sia contro la stessa che contro Banca Commerciale di cui si era assunta le pendenza giuridiche) cosa che di fatto ha provocato l’aumento dei danni a chi in attesa di risarcimenti con conseguenti possibili ulteriori azioni legali anche da parte di questi terzi coinvolti per l’ indennizzo per quanto provocato e reiterato da BCSM (gestione “cricca” o TomasettI” poco importa) che in questo caso sì sarà “semplicemente” plurimilionario, ma sempre sulle spalle della cittadinanza.

Senza poi dimenticare che tutto questo avviene mentre la RSM tratta con l’UE la propria Associazione e nello specifico si trova nella fase in cui si parla di banche e sistema finanziario (questioni che hanno già provocato la retromarcia del Principato di Monaco e probabilmente anche quella di Andorra che si respira nell’aria e che lascerebbero San Marino da solo a tentare detto accordo).

In chiosa caro direttore, aspettiamocene ancora delle belle visto che a modesto avviso di chi le scrive questo indebito trattenimento di quanto illegalmente sequestrato ad Asset di fatto sia anche e soprattutto una evidente trasgressione all’Art.1 della Carta EDU in merito alla violazione del diritto di proprietà…

proprio un bel biglietto da visita per presentarsi in Europa… n’est pas?

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