Francesco D’Andria ci riprova. L’avvocato difensore di Gianfranco Stevanin ha chiesto una consulenza al noto psichiatra Alessandro Meluzzi, per verificare se Stevanin possa o meno ottenere dei permessi premio per uscire dal carcere di Bollate, dove il detenuto è recluso da quasi 30 anni.
Attualmente, Gianfranco Stevanin è un uomo di 62 anni ed è un condannato all’ergastolo per i reati di violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadaveri. Almeno sette le sue vittime, tutte donne che il 62enne ha ucciso, nascondendone poi i resti nei campi di Terrazzo, in provincia di Verona. Per questi crimini, Stevanin è noto come il “mostro di Terrazzo” o come il “Landru della Bassa”.
Ma per il suo avvocato Francesco D’Andria, Stevanin non è un mostro. Per il legale, il suo cliente è «detenuto modello» e «se gli psichiatri confermeranno che non è più pericoloso, merita di ottenere i permessi premio per uscire dal carcere», come riferito da D’Andria e riportato su Today.it. Per questo, D’Andria ha chiesto una consulenza ad Alessandro Meluzzi, riconoscendolo come «uno psichiatra libero dai preconcetti».
L’obiettivo dell’avvocato è ottenere per Stevanin dei permessi premio di uscita dal carcere, come richiesto al tribunale di sorveglianza di Milano, competente per il carcere di Bollate, dove il 62enne è rinchiuso. Una reclusione che ha permesso a Stevanin di frequentare corsi per diventare giardiniere e che finora non è mai stata interrotta. Anche in passato, infatti, D’Andria ha chiesto permessi premio per Stevanin tramite nuove perizie psichiatriche, senza però ottenerli. https://www.veronasera.it