Migranti, rivolta e incendio al Cpr di via Corelli a Milano

Migrante incendia la casa

Rivolta e fiamme. Notte di tensione, quella di lunedì, nel Cpr di via Corelli, il Centro di permanenza per il rimpatrio di Milano dove vengono trattenuti gli stranieri irregolari in attesa di essere riaccompagnati nei Paesi di origine. Stando a quanto finora ricostruito dalla questura di Milano, verso le 2, oltre 40 persone hanno cominciato a protestare all’interno di due blocchi, appiccando le fiamme in alcune camere. Un uomo è stato trasportato al Fatebenefratelli per una lieve intossicazione mentre altre 7 persone sono state visitate dai sanitari sul posto. La situazione si è tranquillizzata solo a partire dalle 4.30.

Il Cpr

La struttura di via Corelli è composta complessivamente da 5 blocchi ma solo tre, attualmente, ospitano stranieri perché gli altri due sono chiusi per lavori. In ogni modulo possono essere ospitate 24 persone, 72 in totale, dunque. Il Centro, la cui gestione è affidata alla società Martinina, è ‘custodito’ dall’Esercito italiano all’esterno e da un pool di forze di polizia (polizia di Stato, guardia di finanza e carabinieri) all’interno. Dopo la rivolta della scorsa notte ci sono stati ingenti i danni ai due padiglioni ma non nel resto del centro. I poliziotti della questura di Milano stanno ricostruendo le dinamiche e le eventuali responsabilità. (www.milanotoday.it)

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