Cospito, Donzelli, “non mi dimetto né mi scuso. Pd dica da che parte sta”

Donzelli

“Non ho avuto un atteggiamento sbagliato in aula, non devo scusarmi di nulla. Il Pd ha chiesto il giurì d’onore, io ci andrò ben volentieri per chiedere al Pd spiegazioni sulle parole da loro dette in aula. Il problema non è il battibecco in aula, il problema è che gli italiani vogliono sapere il Pd da che parte sta”. Lo dice Giovanni Donzelli in risposta alla richiesta di dimissioni invocata dal PD, spiegando al ‘Corriere della Sera’ che “le notizie dettagliate” gli sono arrivate dal “sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro”, il quale ammette di essere stato lui a informare Donzelli dell’esistenza di alcune conversazioni tra l’anarchico e alcuni boss.

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“Non ci sono registrazioni, ci sono relazioni. Posso confermare che ci sono, le sto attenzionando io, e che sono molto pericolose. Donzelli in qualità di deputato mi ha fatto delle domande specifiche, a cui io ho risposto. Alle domande di qualsiasi deputato sullo spessore criminale e su eventuali legami, o tentati legami, con la criminalità organizzata, io rispondo. Non è nulla di secretato”. Il sottosegretario ha poi ribadito che si tratta di “documenti a divulgazione limitata, ma non secretati” e che avrebbe risposto allo stesso modo a qualsiasi deputato gliene avesse chiesto conto.

“Su come sono arrivati questi documenti – ha aggiunto Donzelli -, sono depositati al ministero della Giustizia, consultabili da qualsiasi deputato, non sono coperti da alcun segreto e sono stati inviati al ministero della Giustizia dal Dipartimento penitenziario. Qualsiasi deputato avrebbe potuto chiedere al ministero della Giustizia di consultare questi documenti. Se mai avessi utilizzato il Copasir per questo scopo violando il segreto, giustamente avrei dovuto dare le dimissioni da presidente del Copasir e seguire le conseguenze penali”.  AGENPRESS

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