Alll’appello-bis sull’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa a Macerata nel gennaio 2018 e fatta a pezzi, la madre Alessandra si è presentata in aula a Perugia indossando una maglietta shock sulla quale compaiono le immagini di parte del cadavere della figlia. “Avete visto come me l’hanno ridotta”, ha detto la donna mostrando l’immagine impressa sulla maglia. Per il delitto era stato condannato all’ergastolo Innocent Oseghale, ma la Cassazione ha deciso che il processo d’appello è da rifare.
Fuori dal palazzo di giustizia di Perugia alcune amiche e amici di Pamela hanno esposto striscioni per chiedere “giustizia”.
Confermato l’omicidio ma non lo stupro
La Cassazione, nel febbraio del 2022, ha confermato la condanna per Innocent Oseghale, 32enne nigeriano, per l’accusa di omicidio della 18enne romana. I giudici hanno però annullato la sentenza d’Appello con riferimento al reato di violenza sessuale, disponendo su questo punto un appello bis che si terrà a Perugia. Oseghale nei primi due gradi di giudizio era stato condannato all’ergastolo, ora la pena potrebbe scendere a 30 anni.
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Pamela Mastropietro, la mamma in aula con la maglietta choc: il cadavere della figlia fatto a pezzi. «Guardate come l'hanno ridotta» https://t.co/hkxgYRbFlj
— Leggo (@leggoit) January 25, 2023