Messina Denaro, oncologo: “E’ molto grave, il tumore avanza”

Matteo Messina Denaro, dopo l'arresto

Matteo Messina Denaro, dopo l’arresto a Palermo da parte dei carabinieri del Ros, è stato trasferito a Pescara con un volo militare. Il super boss è stato poi trasportato e rinchiuso nel carcere de L’Aquila. L’istituto penitenziario, infatti, accoglie detenuti in regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, richiesto dalla Procura, e per cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha già firmato. Inoltre, considerando la malattia di Messina Denaro, nell’ospedale del capoluogo c’è un buon centro oncologico.

L’oncologo: “Gravi le sue condizioni di salute”

Sulla salute di Messina Denaro è intervenuto Vittorio Gebbia, responsabile dell’Oncologia medica della clinica La Maddalena, che a Repubblica online ha detto: “Le sue condizioni sono gravi, la malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi. Non lo definirei un paziente in buone condizioni di salute. Sono certo che continuerà a ricevere tutte le cure di cui ha bisogno. Lunedì i carabinieri mi hanno chiesto se posticipare di tre, quattro giorni il ciclo di chemioterapia che avrebbe dovuto fare qui avrebbe avuto conseguenze e io ho firmato l’autorizzazione perché un ritardo così contenuto non avrà alcun effetto sul suo stato di salute”.

Gebbia ha visitato il boss, alias Andrea Bonafede, nel gennaio 2021 prima di una valutazione multidisciplinare chirurgica. Poi il mafioso ha iniziato la chemio e il 4 maggio 2021 è stato operato per le metastasi al fegato da una equipe chirurgica. Gebbia aggiunge che la prognosi infausta è stata “accolta con grande dignità” dal paziente che aveva la “piena consapevolezza delle sue condizioni di salute” e “nessun atteggiamento che potesse destare sospetto”.

In cella, affidato ai medici

Messina Denaro si trova ora in una delle celle singole del carcere de L’Aquila. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, il boss è tranquillo ed è stato affidato alle cure dei medici della Asl che operano nel penitenziario. La cella è di poco più di dieci metri quadrati. Nel carcere ci sono 159 detenuti, tra cui 12 donne. Tra loro c’è anche la terrorista Nadia Desdemona Lioce, condannata all’ergastolo per gli omicidi D’Antona e Biagi.  tgcom24.mediaset.it

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