Malore al lavoro, Daniele muore a 50 anni

Daniele Carisio

Aveva appena portato la bara in chiesa insieme ai colleghi per consentire al sacerdote di iniziare la funzione funebre. Poi è uscito sul sagrato come aveva fatto innumerevoli altre volte in passato. Ed è crollato a terra come se fosse stato fulminato, senza che nessuno potesse far nulla per salvarlo. È morto così, il 5 gennaio, davanti alla chiesa di Campiglia Cervo mentre era in corso un funerale e lui stava lavorando per l’impresa funebre Mosca, il necroforo Daniele Carisio, di Biella, padre di un ragazzino, stroncato a 50 anni da un malore fulminante.

Per lui non c’è stato più niente da fare. Hanno provato a rianimarlo, sono arrivati i sanitari con un’ambulanza del 118, ma non è purtroppo servito a nulla.

Non appena si è sparsa la notizia, i messaggi di cordoglio si sono moltiplicati così come l’incredulità dei tantissimi amici e conoscenti della vittima, persona molto conosciuta è stimata. Daniele Carisio lascia nel dolore la compagna Helene, il figlio Gabriele, il papà Renato e la mamma Anna, nonché la sorella Barbara con Claudio e i figli Alessandro e Giorgia.
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