«L’Italia ripudia la guerra»

Italia ripudia la guerra

di Armando Manocchia – “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Lo dice l’Art.11 della Costituzione Italiana e significa che è vietato dichiarare guerra o partecipare a guerre di aggressione oppure ricorrere alla guerra per risolvere le controversie internazionali.
Se è vietato dichiarare guerra, inviando armi abbiamo violato la Costituzione.
Se è vietato partecipare a guerre di aggressione (abbiamo già dato ripetutamente) inviando armi, soldi e soldati, automaticamente si partecipa.
Se infine si ricorre alla guerra per risolvere le controversie tra Russia e Ucraina, si è fatto un grande errore diplomatico perché è esattamente una controversia tra due Nazioni delle quali nessuna fa parte della Nato o dell’UE.
Perciò, per quel che mi riguarda, da cittadino italiano, ritengo che inviare armi all’Ucraina sia incostituzionale.

Secondo taluni esperti giuridici, invece, non violerebbe né la Costituzione né i trattati sovranazionali sottoscritti dall’Italia. Vediamo i loro perché.

Uno di questi esperti è il presidente emerito della Consulta Cesare Mirabelli, il quale dice: «In questo caso sia l’Assemblea della Nazioni Unite sia la Corte dell’Aja hanno condannato la guerra di aggressione contro l’Ucraina, dunque prestare aiuto, senza entrare nel conflitto, è costituzionalmente legittimo». Dunque. Secondo Mirabelli visto che l’Onu e la Corte dell’Aja –  che loro sì sono in conflitto, ma d’interesse, e grande come una casa – hanno condannato la guerra di aggressione contro l’Ucraina «prestare aiuto, senza entrare nel conflitto, è costituzionalmente legittimo».

Ora potremmo discutere per anni su questo: «prestare aiuto, senza entrare nel conflitto». Prestare aiuto significa mettere a disposizioni ospedali da campo, medicinali, alimentari, vestiti, non ARMI. Prestare armi, donare miliardi di dollari di armi non significa entrare in conflitto? Fatelo credere ai cretini non a me.
Ora, vallo a spiegare tu ad Adolfo Urso presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica), che chi partecipa a una rapina facendo da palo non è complice. Vallo a spiegare tu a tutti quei costituzionalisti che convengono sul fatto che siamo nel pieno rispetto della Costituzione quando chi fornisce armi per uccidere non è complice di omicidio. Vallo a spiegare tu allo stesso presidente della Repubblica, che lo ha riconosciuto reiteratamente, che chi arma la mano di uno dei due belligeranti non entra in conflitto. Io non ci riesco.

Ma è bene che il mondo sappia che gli Italiani perbene, e non i perbenisti, che i pacifici, e non i pacifinti, non soltanto non condividono affatto questa politica, ma sono fortemente contrari a questo sostegno alla guerra e non solo perché in guerra non ha mai ragione nessuno, ma soprattutto perché in questa guerra si difende l’indifendibile.

E’ la Nato, cari voi, che ha aggredito la Russia espandendosi ad Est, non è la Russia che ha aggredito l’Ovest. E’ dal dissolvimento dell’Urss che è cominciata questa aggressione. E’ dal 2014 che è cominciata questa guerra. E voi, in tutti questi anni, dov’eravate?
Questo giusto per dire, vi piaccia o no, quello che penso.

Armando Manocchia

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