Manovra, ricchi bonus per magistrati e dirigenti di Pubblica amministrazione

Meloni e Giorgetti

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La manovra finanziaria è arrivata in Parlamento. Il Tesoro è stato impegnato per giorni nell’individuare le coperture per questa legge di Bilancio da 37 mld, di cui 21 in deficit. La parola d’ordine dell’esecutivo sembrava essere una sola, “tagli”, ma si scopre invece che per qualche voce non è stato così. Spunta – si legge sul Sole 24 Ore – un bonus da 800 mila €, destinato a magistrati e dipendenti della pubblica amministrazione. La misura, non riguarderà solo la classe medio-bassa, ma sono previsti ricchi aumenti anche per i dirigenti. Doveva essere un intervento anti-crisi, ci sono invece più soldi per le buste paga pubbliche: quelle di togati e vertici delle authority gonfiate anche fino a 2000 euro all’anno.

Spuntano così, tra i vari articoli del provvedimento, – prosegue il Sole – anche gli aumenti una tantum degli stipendi dei dipendenti pubblici, che diventano “top” per magistrati e dirigenti delle autorità indipendenti. I vertici amministrativi delle Authority incasseranno circa 1980 euro lordi in più, che diventano 1.812 per chi indossa la toga. La busta paga di chi ricopre una posizione di vertice nella presidenza del Consiglio dei ministri aumenterà di 75 euro, per un totale di 976,5 annui (sempre lordi). Poco meno prenderanno i vertici delle altre pubbliche amministrazioni centrali. Più in basso nella scala degli aumenti ci sono tutti gli altri dipendenti pubblici: tra questo anche gli insegnanti, con 32,6 euro in più al mese.  affaritaliani.it

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