Crimini nazisti, dopo 78 anni richiesta di risarcimento alla Germania

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(ANSA) – TRIESTE, 08 NOV – Un’azione legale a distanza di 78 anni nei confronti della Repubblica federale di Germania per i crimini di guerra e contro l’umanità compiuti dal Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale. E’ l’azione di risarcimento avviata da un avvocato, Andrea Sandra, per conto degli eredi di 21 vittime, 15 delle quali riferite protagoniste della strage commessa dai nazifascisti fra 21 e 22 luglio 1944, l’eccidio dell’Alta Valle del But (Udine).

Lo riporta il quotidiano Messaggero Veneto spiegando che l’azione rappresenta anche deportati in lager nazisti. Tra questi, ci sono militari italiani catturati dai tedeschi l’8 settembre perché avevano rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò provenienti da zone del goriziano e un giovane, Lodovico Puntin, che all’epoca aveva venti anni, che faceva parte della Resistenza, il quale fu catturato e torturato nella caserma di Cividale, poi fucilato al campo sportivo.

Tra i casi per i quali si chiede il risarcimento c’è anche una azione di rappresaglia contro i partigiani compiuta in Carnia: la strage di malga Promosio. Il 21 luglio 1944, a Paluzza – ricorda il Messaggero Veneto – 23 uomini travestiti da partigiani garibaldini uccisero 15 persone, fra le quali una donna incinta e un ragazzino, violentarono e uccisero altre due donne. Il giorno dopo, un gruppo di SS, con mercenari italiani, rastrellarono Paluzza compiendo sevizie e pestaggi che continuarono anche in comuni vicini. Complessivamente, nelle due giornate morirono 52 persone.

Il Messaggero Veneto spiega che la base legale su cui poggia la richiesta di risarcimento, è il decreto legge 36, poi legge 79 (29 giugno 2022) che all’art.43 istituisce un fondo presso il ministero Economia e Finanze per il ristoro dei crimini compiuti a danno dei cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich tra 1 settembre 1939 e 8 maggio 1945 con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2023 e di 11.808.000 euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. Il legale Sandra ha spiegato al quotidiano di essere stato contattato dal Comune di Paluzza per istruire la causa per l’eccidio di malga Promosio. (ANSA).

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