Burkina Faso, attacco contro i civili: 100 morti

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Un centinaio di civili sono stati uccisi in un attacco armato contro il villaggio di Seytenga nel nord del Burkina Faso, vicino alla frontiera col Niger. Lo riferiscono diversi testimoni, ma il bilancio non è ancora confermato da fonti ufficiali. Dopo l’attacco, avvenuto nella notte fra sabato e domenica, i sopravvissuti sono fuggiti verso il vicino villaggio di Dori, a 47 km di distanza. Le autorità ha inviato sul posto forze di sicurezza per proteggere la popolazione e chiarire i contorni dell’attacco.

Al momento non sono chiare le responsabilità dell’eccidio, riferisce un portavoce del governo. Secondo testimoni citati da radio France Inter, era da diversi giorni che bande armate minacciavano la popolazione dell’area di Seytenga. Il 9 giugno c’era stato un attacco contro una brigata della gendarmeria, cui era seguito un’operazione dell’esercito nella zona. L’attacco contro il villaggio è avvenuto dopo che gendarmi e soldati avevano ripiegato verso Dori.

Paese di 21 milioni di abitanti dell’Africa occidentale, nell’area del Sahel, il Burkina Faso deve affrontare la doppia emergenza della siccità e della crescente attività di gruppi jihadisti. Da gennaio è governato da una giunta militare golpista.  ADNKRONOS

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