Alina Kabaeva, presunta compagna di Putin, nella “black list” delle sanzioni UE

Alina Kabaeva

TiscaliNews – È la 38enne Alina Kabaeva la presunta compagna di Vladimir Putin e secondo alcuna stampa internazionale la coppia avrebbe due figlie gemelle. Secondo altri i figli sarebbero addirittura quattro ma restiamo nell’ambito delle ipotesi perché la verità è che tutto ciò che riguarda la vita privata del presidente della Federazione russa, è coperto da qualcosa di più del riserbo. Di certo si sa soltanto che era il 2014 quando Putin confessava di avere un amore e di essere ricambiato nella maxi conferenza stampa di fine anno. Tutti pensarono all’ex ginnasta, ma Putin ha sempre negato la relazione con l’x campionessa

Ci avevano provato già gli americani, ora sono gli europei a tornare alla carica: Alina Kabaeva, considerata come la storica fidanzata di Vladimir Putin, è stata inserita nella black list che è parte integrante del sesto pacchetto di sanzioni Ue attualmente sul tavolo del Consiglio in attesa di approvazione. La 39enne ex campionessa olimpica di ginnastica ritmica sarebbe la madre di almeno tre dei figli dello zar.

Divieto di ingresso nell’Ue e congelamento dei beni

A proporre la sua ‘candidatura’ alla lista nera Ue – che già annovera oltre mille persone e alla quale si dovrebbe aggiungere anche il patriarca della chiesa ortodossa russa Kirill – è stato, in base alle sue competenze, il servizio per l’azione esterna della Commissione europea, il Seae, guidato dallo spagnolo Josep Borrell. Nel caso in cui il documento preparato da Bruxelles riuscisse a ottenere il via libera unanime dei 27, per Kabaeva scatterebbero il divieto di ingresso nei Paesi membri dell’Unione e il congelamento dei beni.

Ruolo chiave nella gestione dei beni di Putin

Di misure contro la fidanzata di Putin nonché ex membro della Duma, il Parlamento russo, si era già parlato alla fine dello scorso aprile, quando sembrava che gli Stati Uniti fossero pronti a sanzionarla perché sospettata, tra l’altro, di avere un ruolo chiave nella gestione occulta dei beni di Putin all’estero. Ma l’iniziativa di Washington era stata poi bloccata dal Consiglio di sicurezza nazionale per il timore che un’azione nei confronti di una persona così vicina al cuore dello zar russo potesse rappresentare un punto di non ritorno e innescare una reazione spropositata da parte del leader del Cremlino.
Insieme a lei ora rischiano altre tre persone

I servizi della Commissione europea sembrano pensarla diversamente e vorrebbero punirla per il ruolo centrale che ha svolto e sta svolgendo nella campagna propagandistica in atto da parte del governo di Mosca. Insieme a lei altre tre persone sono state proposte per essere inserite nella black list Ue, tutte accusate di un ruolo importante nella propaganda russa.

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