Governo valuta Green Pass per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti solo ai vaccinati

tegola sul green pass

Il Green Pass presto potrebbe diventare a due velocità. Un documento valido per chi è regolarmente vaccinato e uno con più restrizioni per chi ha deciso di non immunizzarsi. E’ l’ipotesi a cui sta lavorando il governo per cercare di fronteggiare la quarta ondata di Coronavirus che ha ormai travolto tutta l’Europa.

L’esecutivo – si legge sulla Stampa – aprirà ufficialmente il cantiere del nuovo decreto, che per arginare i contagi e accelerare sulla terza dose renderà più stringenti le condizioni per ottenere il Green Pass. L’idea è ridurre da 12 a 9 mesi la durata del certificato, in modo da spingere gli over 40 verso la dose «booster» senza perdere troppo tempo. La seconda mossa sarà concedere lo svago solo ai vaccinati.

Green Pass per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti solo ai vaccinati

Il Green Pass per cinema, teatri, stadi, bar e ristorantiprosegue la Stampa – verrebbe infatti rilasciato solo a chi ha completato il ciclo vaccinale e ai guariti da non più di sei mesi, escludendo il ricorso al tampone. Rapido o molecolare che sia, visto che validare solo quest’ultimo significherebbe far collassare i non così numerosi laboratori in grado di analizzarli.

Al lavoro si potrebbe continuare invece ad andare ancora anche mostrando solo il risultato negativo di un test eseguito da non più di 48 ore. Un compromesso necessario a non mandare in tilt alcuni settori strategici, come forze dell’ordine e autotrasporto, dove le schiere dei No Vax sono ancora piuttosto numerose. Intanto forse già giovedì potrebbe essere varato il decreto che rende obbligatoria la terza dose per sanitari, ospiti delle Rsa e chi ci lavora, anche se dipendente da ditte esterne. affaritaliani.it

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