Palù: varianti più contagiose e il Covid dilaga tra gli animali

Palù

www.iltempo.it – Il presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco, Giorgio Palù, fondatore della Società italiana di virologia e già presidente di quella europea, intervistato da Bruno Vespa nel libro “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”, affronta i temi della pandemia di Covid-19, dall’efficacia del vaccino alle origini del virus.

Covid dilaga tra gli animali

“È ora di dirlo a voce alta: il virus che sta dietro la pandemia del Covid-19 non se ne è andato. Sars-CoV-2 non può essere eradicato, visto che sta crescendo in più di una dozzina di specie animali. Tra gli uomini, l’immunità di gregge, una volta lanciata come l’unica soluzione, è irraggiungibile” ammonisce l’esperto, riconosciuto al livello internazionale.

Varianti più contagiose

Il fatto è che “molti Paesi semplicemente non hanno vaccini sufficienti, e anche tra i pochi fortunati che ne hanno in abbondanza, troppa gente sta rifiutando di farsi la puntura. Il risultato? Il mondo non sarà immunizzato prima dell’attacco di varianti più contagiose, più resistenti ai vaccini e perfino in grado di sfuggire ai normali test diagnostici” è l’allarme di Palù nel libro di Vespa in un brano anticipato da La Stampa. Sembra finita, ma non è così: “Queste supervarianti potranno riportarci alla prima casella del gioco dell’oca. Potremmo tornare al 2020: punto e a capo. L’esplosione delle varianti ha dimostrato la vulnerabilità del vaccino in alcuni Paesi. Il virus c’è e ha intenzione di restare”, le parole del virologo.

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L’immunità di gregge resta impossibile in un mondo globalizzato, dove un continente come l’Africa non è praticamente vaccinato. Palù pone l’accento su un aspetto della pandemia poco affrontato dai media, quello del salto di specie e di un temibile “ping pong tra uomo e animali”. “Il Coronavirus è il virus più diffuso tra gli animali e sono almeno dieci le specie in cui può insediarsi il Sars-CoV-2. I danesi hanno sterminato 20 milioni di visoni, ma non è sufficiente. Con il morbillo e la poliomielite, bastava vaccinare il 90 per cento della popolazione per avere l’immunità di gregge nei Paesi colpiti. Oggi, con il Covid e circa 2 miliardi di persone vaccinate e due terzi di mondo che non lo sono, la missione è impossibile” è l’allarme del virologo.

“La storia della virologia ci fa pensare che il Sars-CoV-2 diventerà endemico, come il virus del raffreddore (…) Dobbiamo cominciare a conviverci” spiega Palù che sul vaccino rivela che nei prossimi anni faremo un’iniezione annuale come per l’influenza: “Moderna, Pfizer e altre multinazionali stanno lavorando sulle varianti con questo obiettivo”.

Poi c’è il nodo dell’origine del virus: “La Cina non ha mai chiarito fino in fondo le cause dell’origine del virus. Personalmente credo che si sia trattato di un incidente di laboratorio a Wuhan. Era già successo in altri laboratori cinesi con virus e batteri altamente contagiosi – è il sospetto di Palù – cosi come negli Stati Uniti e in altri posti”.

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