Amministratore Rai: “Il canone è troppo basso”

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Non bastavano tutti i giorni trascorsi rinchiusi nelle nostre case, il blocco della vita reale e il conseguente crollo dell’economia, le promesse non mantenute dal governo, i bonus e la cassa integrazione che non arrivavano mai, la perdita dei posti di lavoro, l’aumento del costo della vita, della benzina, della luce e del gas, la mazzata degli oneri di sistema… Tutto questo evidentemente non è stato abbastanza per il governo “dei migliori”, perchè c’è chi come l’amministratore delegato del Gruppo Rai, Carlo Fuortes, si permette di dichiarare che “il Canone è troppo basso” e di invocarne l’aumento.

Stando alle parole dichiarate da Fuortes durante l’audizione in Commissione di Vigilanza, l’attuale canone Rai è una “risorsa incongrua”, oltre che “incerta”, rispetto agli impegni che il servizio pubblico deve assicurare ed onorare.

“Parliamo di 90 euro, contro i 127 della Croazia, i 138 della Francia, i 185 della Gran Bretagna, i 220 della Germania, per non dire dei 312 della Svizzera”. È un “canone incongruo rispetto ai grandi impegni che la Rai ha nella gestione del compiti di servizio pubblico”. L’amministratore delegato di viale Mazzini ha sottolineato che nel tempo si è registrato un andamento “molto articolato” sul capitolo canone, dal 2013 c’é stata una serie dl intenventi legislativi che hanno creato queste situazioni.

Ma quale impegno che il servizio pubblico deve assicurare ed onorare? La Rai ha dimostrato di essere un mero strumento nelle mani della classe politica, il cui unico obiettivo è quello di diffondere il verbo unico. Durante questo ultimo periodo non hanno fatto informazione, ma disinformazione, hanno monopolizzato la comunicazione e tagliato fuori chiunque potesse portare un’opinione diversa dalla loro. E adesso hanno anche il coraggio di chiedere un aumento del canone per mantenere “l’impegno che il servizio pubblico deve assicurare”? Vergogna!   www.ilparagone.it

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