Modena: topo morto sul piatto destinato ai pazienti ricoverati

topo morto

Un topo morto sul piatto destinato ai pazienti ricoverati. E’ successo al reparto di Medicina Oncologica del Policlinico di Modena e l’episodio è stato reso noto dalla stessa Azienda Ospedaliero-Universitaria. Il topolino, di piccole dimensioni, era adagiato sulla plastica protettiva degli alimenti contenuti nel vassoio del pranzo, che sarebbe stato poi distribuito ai malati. Parla di “episodio increscioso e del tutto esecrabile” l’Aou, sul quale “sono in corso tutte le verifiche possibili per capirne le cause, senza escludere alcuna possibilità”.

L’Azienda sanitaria garantisce che non c’è stata alcuna contaminazione degli alimenti ma che comunque sono state attivate tutte le necessarie indagini per risalire alle cause e accertare le responsabilità. La pista dolosa non viene esclusa. La vicenda è stata segnalata all’Igiene pubblica dell’Ausl di Modena, come racconta nel dettaglio ModenaToday.

“E’ un fatto gravissimo. L’Azienda è impegnata nell’accertamento delle responsabilità e nell’adozione di tutte le azioni conseguenti anche di natura legale, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto – afferma il Direttore Generale Claudio Vagnini -. Questo episodio – di cui ci scusiamo – è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l’Azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori.

Topo morto, problema legato alla verifica del carrello

Da una prima ricostruzione dei fatti non si è trattato di un problema nella preparazione dei pasti bensì di una criticità legata alla verifica del carrello termo-refrigerato prima dell’allestimento dei vassoi e al controllo del vassoio prima della consegna al degente. Ogni procedura è stata sottoposta a ulteriore verifica affinché una cosa simile non debba ripetersi mai più” conclude Vagnini.

Il servizio di ristorazione ospedaliera è appaltato a fornitori esterni che gestiscono la produzione dei pasti presso la cucina ospedaliera interna al Policlinico e la loro distribuzione al letto del degente. Tutti i piatti contenuti all’interno del vassoio destinato al degente sono coperti; le posate, il bicchiere e il pane sono imbustati. I vassoi vengono veicolati all’interno di un carrello termo-refrigerato per il mantenimento delle temperature previste dalla normativa per l’igiene degli alimenti. Le stoviglie vengono sanificate in una lavastoviglie ad alta temperatura, mentre i carrelli dopo ogni utilizzo vengono lavati e disinfettati nella zona lavaggio della cucina. Durante il confezionamento l’operatore addetto alla cucina ha il compito di inserire all’interno del vassoio i piatti prenotati dal degente e al contempo di controllare che il vassoio sia conforme. Prima di lasciare la cucina verso i reparti, il carrello viene sigillato per evitare manomissioni con una fascetta auto-sigillante e la distribuzione del pasto in reparto può avvenire soltanto se la fascetta è integra come è accaduto nel caso specifico.

La cucina ospedaliera è soggetta a pulizia, ordinaria, periodica a carico del fornitore che comprende un piano di disinfestazione nel rispetto del manuale di rischio predisposto dal fornitore. L’azienda cura la disinfestazione degli spazi limitrofi alla cucina.  www.today.it

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