Covid, indiani in quarantena all’hotel Sheraton: “Italia razzista”

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“Italia razzista”. L’immigrato Sikh, in collegamento da Roma con Dritto e rovescio su Rete 4, contesta il governo e le autorità di casa nostra, “colpevoli” di aver imposto la quarantena a moglie e padre atterrati all’aeroporto romano di Fiumicino e sottoposti alla quarantena di rito, misura obbligatoria visto il rischio di importare la variante indiana che ha già portato, tra l’altro, alla recente imposizione di una “zona rossa” in un piccolo centro vicino a Sabaudia, nel Lazio, proprio per la presenza del virus nella locale comunità Sikh.

Paolo Del Debbio, padrone di casa, ascolta visibilmente dubbioso il momento “quasi comico”. Mamma e padre dell’immigrato, infatti, sono alloggiati al Covid Hotel per chi torna dall’India. Quale? L’Hotel Sheraton. “Io voglio sapere perché li hanno messi lì, possono stare a casa mia, c’ho anche casa mia, possono fare quarantena a casa”, protesta l’indiano.

“Ma allo Sheraton stanno!”

“Ha il dente un po’ avvelenato”, mette in chiaro l’inviato di Del Debbio. E in studio scoppia la rivolta: “Ma allo Sheraton stanno!”, si scatena Giuseppe Cruciani, la cui protesta è supportata anche da una divertita Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute, sottolineando il soggiorno nella struttura di lusso. “Non mi sembra un sottoscala, non mi sembra possa essere tacciato di razzismo”, aggiunte Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia. E Del Debbio chiosa con una punta di sconcerto di fronte alle proteste dell’immigrato indiano: “Mamma mia…”. Unico fuori dal coro, Klaus Davi: “Vabbè ma ha ragione, se ha una casa grande la quarantena si può fare anche a casa”.

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