Pd, ipotesi Roberta Pinotti segretario reggente

Roberta Pinotti

Si pensa a un “reggente” del Partito democratico, orfano di Zingaretti c’è già un’ipotesi forte, si tratterebbe di Roberta Pinotti

Non voleva farlo in piena crisi di governo, ha aspettato che venisse formalizzato quello di Mario Draghi e si è dimesso. Nicola Zingaretti ha dato le dimissioni senza avvisare nessuno, tantomeno il presidente del Consiglio che sarebbe rimasto molto stupito, come rivelano alcune fonti da Palazzo Chigi a La Repubblica, della sua decisione. Una decisione che ha preso due giorni fa.

Zingaretti aveva infatti proposto un congresso rifondativo su temi e identità del Partito democratico, senza la conta delle primarie e si aspettava che i suoi avversari interni accettassero. Invece, le reazioni non sono andate nella sua direzione. Alcuni hanno invocato le primarie entro il 2021, altri hanno contestato la legittimità di tenerle solo nel 2023. Quindi ha deciso di lasciare. E ora si pensa a chi sarà il reggente del Pd, orfano di segretario.

A Zingaretti non sono andate giù alcune critiche dei suoi compagni di partito, come quelle che gli ha rivolto Giorgio Gori che è sindaco di Bergamo. Zingaretti però ha un esercito di primi cittadini sui quali contare e lo ha detto pure a Giuseppe Conte – “Vedrai che la linea dell’accordo con il M5S non cambierà” – e a un deputato dem: “Qui ci sono i messaggi di tutti i sindaci che mi hanno implorato di aiutarli a chiudere l’accordo con il M5S nella loro città”.

Roberta Pinotti segretario reggente per il Pd

Intanto, si pensa a un “reggente” del Partito democratico, orfano di Zingaretti. C’è già un’ipotesi forte, rivela sempre La Repubblica: si tratta di Roberta Pinotti, ex ministra della Difesa in era renziana, ex Democratica di sinistra, oggi area Franceschini, e soprattutto donna. Nel giochino delle correnti dem, in cui si può passare in un attimo dall’incastro perfetto al crollo totale, è un punto di equilibrio ideale. Zingaretti potrebbe tornare in campo al congresso e sfidare il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Lui nega: “Non esiste”, “continuerò, da uomo libero”. Vedremo che cosa succederà.  www.liberoquotidiano.it

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