Il Virus della paura in una società accartocciata su se stessa

C’è un convitato di pietra nelle società avanzate dell’occidente che è il Virus della paura. Paura della malattia, della povertà, del dolore, del futuro e della morte. La Paura regna sovrana ed il Virus è stato il grande catalizzatore di tutti questi timori endemici nella nostra civiltà, tarda, assopita, statica e accartocciata su se stessa.

Ciò non significa certo che il Virus non esista o che debba essere minimizzato. Il Virus è reale , pericoloso e va combattuto e se possibile debellato. Ma la Paura e le lacerazioni che ha provocato nei rapporti umani e sociali vanno molto al di là della pur indispensabile profilassi sanitaria. In realtà il Virus ha dato una ulteriore spinta verso la disumanizzazione della nostra civiltà e l’alienazione virtuale della nostra vita e dei nostri sentimenti e azioni.

Il potere artificiale dell’internautica e delle transazioni automatizzate sta dilagando annientando intere filiere fondate sul fattore umano.

Questo non è un complotto o un piano mefistofelico, ma la conseguenza logica dello spirito dei tempi e questa straordinaria accelerazione avrà conseguenze profonde sul nostro futuro, forse irreversibili, anche in termini di sviluppi politici e sociali di lungo periodo.

Il mondo cambia insomma. Le nostre società avanzate occidentali sono ad un punto di svolta e forse giungeranno nude alla meta, con sempre meno giovani e sempre più processi automatizzati e del tutto staccati da scelte condivise, socializzazione e partecipazione.

Francesco Squillante

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