Conte non può essere il leader dei riformisti, secondo Renzi

“La sinistra di oggi – quella che si riconosce nel neonato fronte Pd, Cinque Stelle, Leu – ha scelto come proprio leader senza il passaggio delle primarie.
Ha incoronato Conte non con una consultazione tra i militanti ma definendolo sui media ‘il più popolare’ trasferendo la legittimazione dai gazebo ai sondaggi”, scrive Matteo Renzi in un intervento su ‘La Stampa’.

“E poco importa se quel leader – Giuseppe Conte – sia stato il leader che ha firmato i decreti Salvini sull’immigrazione, che ha affermato il Sovranismo davanti all’Assemblea Generale dell’Onu, che si è posto in scia di Trump alla Casa Bianca, che si è detto populista davanti ai giovani della scuola di formazione della Lega, che ha equiparato il garantismo al giustizialismo”, aggiunge Renzi.

Renzi è convinto che se “si salderà in modo definitivo l’alleanza con Cinque Stelle e Leu e il PD diventerà la sesta stella del grillismo questo aprirà un’autostrada a chi come Italia Viva ambisce a costruire una casa dei riformisti solida e solidale. Il tempo ci dirà chi ha ragione”.

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