BITSCH (Svizzera) – Era forse troppo “vecchia scuola” o è stato in parte frainteso un sacerdote vallesano attivo da anni come docente di religione delle medie che è stato allontanato dall’insegnamento per avere, tra le altre cose, definito i tatuaggi una «cosa demoniaca».
Come riporta il Walliser Bote, l’angoscia degli allievi e la rabbia dei genitori dell’istituto di Bitsch è montata recentemente, tanto da spingere le famiglie degli scolari a minacciare di ritirare i figli da religione. «Ha parlato ai ragazzi della dannazione eterna», lamenta un genitore. Il prete ha inoltre appunto descritto i tatuaggi (o almeno alcuni di essi) come una «cosa demoniaca» e viene accusato per altre esternazioni che non sono state rese pubbliche.
Lui si difende: «Ho parlato con i ragazzi del simbolismo di determinate cose», spiega. Per quanto riguarda i tatuaggi, in particolare, erano proprio alcuni disegni che lo turbavano: «Sempre piĂą spesso immagini di serpenti, draghi e teschi sono una sorte di pubblicitĂ della morte sulla pelle e questo in qualche modo non è cristiano – afferma -. Noi ci impegniamo per la vita e non vogliamo fare contropubblicità ».
BenchĂ© non voglia ritrattare le sue esternazioni, il religioso teme di aver sottostimato l’effetto che potevano avere gli alunni. Soprattutto quando riferite «in forma abbreviata» una volta tornati a casa.
Le sue spiegazioni non hanno convinto il vescovo di Sion, che ha preferito allontanarlo dalla scuola: «Siamo arrivati alla conclusione che era meglio che l’attivitĂ d’insegnamento fosse assunta da qualcun altro», fa sapere il vicario generale. Il timore era in particolare che i giovani lasciassero in massa l’insegnamento di religione: «Sarebbe un peccato se per una persona si arrivasse a tanto», ha concluso. https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1474515/insegnamento-tatuaggi-cose-sacerdote-esternazioni

