Processano Salvini, ma con lui al Governo i tre cristiani francesi sarebbero ancora vivi

di Aldo Grandi

Processano Matteo Salvini (sul Covid troppo defilato: che abbiano terrorizzato anche lui?) per aver fatto quello che ogni italiano in quanto tale avrebbe fatto – chi sta a Sinistra, oggi e da almeno un ventennio, non è italiano – ma non hanno il coraggio, la dignità, l’onestà intellettuale di ammettere e riconoscere che se ci fosse stato lui al ministero della Difesa e non quell’ectoplasma della Lamorgese, la donna decapitata a Nizza e gli altri due suoi compagni di sventura, assassinati da un ventenne tunisino sbarcato a Lampedusa, in gita premio a Bari, fuggito e in vacanza per tutta la penisola prima di approdare a Nizza, sarebbero ancora vivi.

Sinceramente, se fossimo Macron – altro soggetto capace di pensare al lockdown estremo per i suoi connazionali e incapace di produrre altro che parole, ritiri di ambasciatore e cacasotto – saremmo molto, ma molto incazzati con i cugini bianco rosso e verdi. Non è un mistero che dal nostro colabrodo chiamato Italia passano tutti i terroristi che vogliono recarsi in Europa e compiere attentati. Ovvio che da noi non si fermano a compiere attentati, altrimenti come farebbero a trovare via libera per raggiungere il nord Europa? Sappiamo tutti di chi è la colpa, di chi sono le responsabilità per questa invasione senza senso che nessuno riesce a fermare perché al Governo abbiamo dei traditori, gente senza spina dorsale, eunuchi nel vero senza della parola, tutti persi dietro alle loro battaglie civiche di cui frega niente a nessuno e intenti a massacrare economicamente le classi medie e i lavoratori che non siano i parassiti come loro a stipendio garantito.

Se il sottoscritto fosse il ministro Lamorgese, da sempre dipendente statale e, quindi, con stipendio fisso ogni 27 del mese – menomale che non solo non lo siamo, ma nemmeno abbiamo niente in comune con un soggetto simile che, almeno a casa nostra, non entrerebbe nemmeno se accompagnata dalle truppe corazzate – questa mattina, appena alzati ci saremmo guardati nello specchio e, poi, ci saremmo vergognati di essere dove siamo e, senza indugio, avremmo scritto e diffuso la nostra lettera di dimissioni. Ma figuriamoci se questa classe politico-digerente ha un minimo senso della misura e di dignità.

Sapere che, per colpa della propria negligenza Ideologica, per colpa di un Governo di ‘bastardi senza gloria’ – e non ci denunciate un’altra volta coglioni delatori verniciati di rosso – tre persone innocenti sono state uccise da un clandestino – CLANDESTINO signora Boldrini, capito? Il vostro vocabolario etico-deontologico ci ha sistematicamente frantumato il basso ventre – che è liberamente sbarcato, con altre migliaia di CLANDESTINI, sulle nostre coste gruviera e è stato lasciato libero di andare in giro come se niente fosse dai suoi dipendenti del ministero, ci farebbe sentire poco meno di una…

Invece no. Siamo convinti, caro ministro o cara minestra pardon ministra, che lei resterà al suo posto, con il deretano attaccato, grazie a chili di mastice, alla sua poltrona. A meno che, è possibile, ma non probabile, che i suoi colleghi di Governo, di fronte alla figura di merda davanti al mondo intero, la spediscano a timbrare buste da lettera in qualche sperduto ufficio postale. Ovviamente sempre con lo stipendio non solo garantito, ma anche aumentato.

Ci vergognamo, oggi, non di essere italiani – quello, mai – ma di essere guidati da gente che non rappresenta nessuno se non qualche milione di idioti fermi ancora alla Resistenza e all’antifascismo. Incapaci di comprendere che, oggi, la vera Resistenza è quella di milioni di partite Iva messe in mutande da un gruppo di persone che ritiene di essere in preda alla pestilenza del secolo e che gode, sembra quasi, ogni volta che chiude la gente in casa.

Questa non è l’Italia. E anche qui a Lucca, sinceramente, ci stiamo stretti e male quando non abbiamo sentito una sola parola da parte dell’amministrazione Tambellini o dall’arcivescovo fantasma che non si vede più in giro, in difesa delle nostre tradizioni, della nostra cultura, del nostro Paese, ma, soprattutto, in memoria di quel povero professore decapitato e di questi tre cristiani disgraziati per i quali il (sic!) papa ha avuto qualche piccola parola di circostanza.

Ci fa schifo anche lui.

Immaginate un po’ se fosse stato un vago sostenitore di idee di destra, magari, che so, con un lontanissimo parente di 18° grado, ex gerarca durante il ventennio, a compiere un gesto come quello del bastardo islamista tunisino di cui sopra – e denunciateci ancora – Apriti cielo anzi, chiuditi cielo, immaginiamo subito il minuto di silenzio a palazzo dei Bradipi 2 durante una seduta (inutile) di consiglio comunale. E, magari, anche un ordine del giorno ad hoc.

Ci viene in mente, perdonateci l’ardire, Fabrizio Quattrocchi, uno che non solo non era un eunuco, ma era anche e, soprattutto, un italiano. E’ morto 16 anni fa trucidato da una banda di islamici bastardi che non hanno mai pagato con la morte quello che hanno fatto. Noi non lo dimentichiamo né lo dimenticheremo mai. Di questi uomini c’è bisogno in Italia, non di sardine che quelle, invero, si trovano a pochi spiccioli al chilo in ogni mercato rionale.

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