AGRIGENTO, 21 OTT – Notte di sbarchi a Lampedusa (Ag) dove le motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto hanno fermato, durante il pattugliamento delle acque antistanti all’isola, sette barconi con a bordo complessivamente 253 migranti, tunisini per la maggior parte.
Dopo gli sbarchi al molo commerciale e un primo controllo della temperatura, i gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove verranno sottoposti al tampone rino-faringeo per il Covid. (ANSA).
Il fatto che da questo Paese nordafricano si continui a partire nel cuore della stagione autunnale, indica un primo parziale fallimento degli accordi stretti tra Roma e Tunisi negli ultimi mesi, scrive Il Giornale. Ad agosto sia il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si erano recati nella capitale tunisina provando a strappare un’intesa volta a ridimensionare il flusso migratorio.
Sul piatto sono stati posti undici milioni di Euro in aiuti per la cooperazione, oltre a fondi per la gestione comune della sicurezza. Al momento però non si vedono significativi risultati, al contrario la situazione continua a essere molto complicata. Non appena il mare appare più calmo, dall’altra parte del Mediterraneo tornano a partire diversi barconi con decine di migranti a bordo.
Clandestini nordafricani diretti a Lampedusa con armi da taglio a bordo. Cosa vogliono fare con un coltello a scatto? Conte sta scaricando in Italia delinquenti di professione. #RadioSavana pic.twitter.com/u5xZvygCc8
— RadioSavana (@RadioSavana) October 21, 2020