Ambasciata cinese a Roma: “Gracchiante Pompeo metta fine al suo show”

Pompeo: “Mettere fine a regime autoritario Pcc in Cina”
Alla Farnesina la conferenza stampa del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. Gli Stati Uniti sono “preoccupati” dal fatto che il “Partito Comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza economica in Italia per seguire i propri scopi strategici”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, nel corso di una conferenza stampa con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “I cinesi non sono qui per fare partenariati sinceri di reciproco beneficio”, ha spiegato il capo della diplomazia americana.

“Gli Stati Uniti fanno appello al governo italiano a considerare in maniera attenta la sicurezza nazionale e la riservatezza dei dati dei propri cittadini” alla luce delle attività delle “società tecnologiche che fanno parte dello stato di sorveglianza del partito comunista cinese”, ha aggiunto Pompeo.

(adnkronos) “Ci auguriamo che il gracchiante signor Pompeo metta fine al suo show il prima possibile”. Il portavoce dell’ambasciata cinese a Roma replica così alle accuse arrivate dal segretario di Stato americano alla Cina in occasione del simposio sulla libertà religiosa e nella conferenza stampa con il ministro Luigi Di Maio alla Farnesina.

“Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Pompeo in visita a Roma ha nuovamente diffamato il Partito Comunista Cinese, attaccato senza motivo la politica interna della Cina e tentato di destabilizzare i rapporti tra Italia e Cina – si legge -. Ci opponiamo fermamente e condanniamo con forza tali atteggiamenti. Il signor Pompeo calunnia la Cina con la scusa della tutela dei diritti umani, della libertà di religione e della cyber security. Le sue affermazioni traboccano di pregiudizi ideologici e di ignoranza sulla Cina”.

Il portavoce dell’ambasciata cinese a Roma ricorda che “nei 71 anni dalla costituzione della Repubblica Popolare, il popolo cinese, sotto la guida del Partito Comunista Cinese, ha percorso una via di sviluppo conforme alle esigenze nazionali ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti. I cittadini cinesi, appartenenti a tutti i gruppi etnici, godono oggi di un senso di soddisfazione, felicità e sicurezza senza precedenti. La valutazione se la situazione dei diritti umani, la libertà religiosa e la cyber security in Cina sia buona o meno spetta a chi ha maggior diritto di parola in merito, ovvero gli 1,4 miliardi di cittadini cinesi e non certo a un qualunque politico straniero”. “In Italia c’è un proverbio che dice ‘chi semina vento, raccoglie tempesta’. Ci auguriamo – conclude – che il gracchiante signor Pompeo metta fine al suo show prima possibile”. adnkronos

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