Mercoledì 9/9/2020 davanti al Tribunale Ordinario di Bologna – Via Farini, 1 – dalle 10 alle 12 si terrà un sit-in organizzato per protestare contro la persecuzione giudiziaria cui vengono sottoposti madri e bambini che, per qualsiasi ragione, cadono nelle maglie delle istituzioni che si occupano di minori (magistratura, servizi sociali, consulenti psicoforensi)
La medesima iniziativa si svolgerà , nel corso di questa settimana, presso le sedi istituzionali e giudiziarie di molte città italiane (Roma, Torino, Padova, Milano, Parma quelle già definite, cui si stanno aggiungendo altre piazze), perché purtroppo non c’è geografia nella violenza istituzionale.
Scopo del sit-in è denunciare la violenza istituzionale agita in ambito civile, penale e minorile contro le madri – già private o meno dei figli, ma comunque minacciate di perderli per essere condotti in case famiglia e/o affidati a padri violenti/abusanti/inadeguati/rifiutati dai figli – a seguito di procedimenti giudiziari completamente fuorviati da CTU (Consulenze Tecniche d’Ufficio) basate sul costrutto ascientifico di alienazione parentale e/o concetti ad esso affini e strettamente collegati quali quello di “madre simbiotica”, “madre malevola”, “conflitto di lealtà ”, “madre ostativa, conflittuale o non collaborante”, quando non del tutto false.
Questi sequestri di Stato (i cui numeri fanno impallidire, come si può evincere dall’articolo di Luciano Moia pubblicato su Avvenire lo scorso 25/8/2020) sono “motivati” da false perizie e/o atti omissivi ed abusi d’ufficio dei Servizi Sociali e sono avallati nei Tribunali in spregio delle poche leggi nazionali e delle numerose convenzioni e trattati sovranazionali che tutelano i diritti fondamentali dell’individuo ed in particolare dei minori. I bambini che legittimamente rifiutano il “comunque padre” – inascoltati – vengono sottoposti a veri e propri TSO, costretti di fatto a percorsi psicoterapeutici/psichiatrici contro la loro volontà – e senza che ve ne sia necessità alcuna – conosciuti anche con il nome di “terapia della minaccia”, per essere resettati!
Per avere una piĂą ampia visione del dramma che affligge migliaia di madri ed i loro figli, suggerisco di visitare la pagina Facebook Madri Unite contro la violenza istituzionale (https://www.facebook.com/siamotuttelaura/?ref=page_internal).
Marinella Zappi

