Tremonti contro stato d’emergenza: “Conte quaquaraquà che viola la Costituzione”

Cosa ne pensa, Giulio Tremonti, dello stato d’emergenza prorogato dal governo dopo il pressing di Giuseppe Conte? Niente di buono. E lo spiega nel dettaglio e con riferimenti precisi a Stasera Italia, il talk di approfondimento politico in onda su Rete 4, la puntata è quella di martedì 28 lugio. Una sua impressione?

“Più che un’impressione la Costituzione – ribatte puntuto Tremonti -. Articolo 117, secondo comma, lettera Q come quaquaraquà”, e ogni riferimento a Conte non è affatto casuale. “La Costituzione dice che è competenza esclusiva dello Stato la profilassi internazionale – riprende l’ex ministro dell’Economia -. E questa lo è. Detto ciò un conto è la competenza esclusiva dello Stato, per inciso il governo ha violato la Costituzione a lungo. Per tante ragioni è stata discontinua l’applicazione di una norma che era dovuta. Vuol dire gestire i trasporti, gli edifici, la profilassi. Un conto è avere il potere, un conto è averlo esercitato, un conto è continuare ad esercitarlo, quando è del tutto evidente che lo stesso apparato di emergenza lo puoi attivare in un minuto. Viceversa continuare a trasmettere uno stato di questo tipo, determina drammatici effetti nella vita di un paese, anche solo dal lato dell’economia. Se l’economia va giù, e sta andando giù, poi non hai più i soldi per gli ospedali e le persone. Prima o poi finiscono i soldi”, conclude Giulio Tremonti.  liberoquotidiano.it

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