Camorra romana, 16 arresti. Ai domiciliari Claudio Cirinnà

Una facciata legale dietro alla quale si nascondevano tutte le attività classiche delle associazioni mafiose. La squadra mobile e il nucleo speciale di polizia valutaria della Finanza, coordinati dalla Dda, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a 16 persone, mentre per 6 i domiciliari e per altri 6 l’obbligo di dimora. Si tratta dell’ennesimo colpo al clan Senese, il cui capo, Michele, è ritenuto dagli inquirenti una delle figure centrali della mala capitolina.

Gli inquirenti hanno sequestrato anche 15 milioni di euro, tra società e ristoranti. In carcere anche la moglie, il figlio e il fratello di Senese che continuavano a gestire l’attività: il boss è detenuto nel carcere di Catanzaro dal quale, però, continuava a gestire gli affari di famiglia. In più di un’occasione, durante un colloquio in carcere, lui e il figlio si sono scambiati le scarpe.

In carcere, senza aggravante di mafia, anche Claudio Cirinnà, 54 anni, fratello della senatrice Pd Monica: a lui e al figlio Riccardo sono contestati episodi di usura. L’uomo già in passato era finito nei guai perchè coinvolto in un’indagine su presunti traffici di carburante. Secondo quanto si apprende a piazzale Clodio, Claudio Cirinnà non avrebbe avuto relazioni dirette con il gruppo di Michele Senese ma, insieme al figlio, andato agli arresti domiciliari, avrebbero concorso nel prestare e richiedere soldi ad una persona che era sottoposta anche alle indebite ‘attenzioni’ del clan di camorra.  (https://roma.repubblica.it)

Il commento di Monica Cirinnà sul coinvolgimento del fratello: «Apprendo con amarezza e dolore che mio fratello sarebbe coinvolto in un’inchiesta giudiziaria. So pochissimo della sua vita travagliata, benché abbia sempre cercato di aiutarlo a mettere sulla giusta via la su a esistenza. Il fatto che avesse accolto in casa nostro padre novantenne mi aveva fatto sperare in un ravvedimento. Se così non fosse ne sarei addolorata e profondamente delusa. Mi auguro che la sua posizione venga chiarita al più presto. Per quanto mi riguarda considero la responsabilità penale personale, così come personale è il dolore che provo in questo momento».

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