Corte costituzionale tedesca: BCE ha 3 mesi per chiarire su Qe

BERLINO – La Corte costituzionale tedesca ha accolto in parte i ricorsi contro l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce avvenuti a partire dal 2015 e dà tre mesi di tempo alla Bce per fare chiarezza sul programma di acquisto dei bond.

Stando alla Corte i programmi di acquisti di bond contrastano le competenze della stessa Bce. Per la prima volta nella storia della repubblica tedesca, l’organo principale della giustizia del paese afferma che le misure prese da un organo europeo “non sono coperte dalle competenze europee” e per questo “non potrebbero avere validità in Germania”. La Corte chiede alla Bce di giustificare il suo agire. “Il governo tedesco e il Bundestag, sulla base della loro responsabilità di integrazione – aggiunge – sono tenuti ad attivarsi nei confronti del PSPP”.

I giudici di Karlsruhe hanno affermato che la Bundesbank non potrà partecipare più al programma di acquisto dei titoli di Stato se non vi sarà un chiarimento della Bce entro tre mesi. È quello che si legge nel comunicato della stessa Corte. Alla Bundesbank è “proibito, dopo un termine di un periodo transitorio di massimo tre mesi (necessario per il coordinamento dell’eurosistema), partecipare a decisioni anticostituzionali”, si legge nella nota, “se il consiglio della Bce con una nuova decisione non chiarirà” che con il PSPP “non proceda a obiettivi di politica monetaria sproporzionati e che abbiano effetti di politica fiscale e di bilancio”. Le decisioni di oggi non hanno in oggetto le misure previste per il Coronavirus.  ANSA EUROPA

 

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