Lagarde: “Non tollereremo alcuna frammentazione nell’Eurozona”

Previsioni fosche e contromisure per cercare di far fronte a una crisi economica senza precedenti generata dalla pandemia da Covid-19 nel vecchio continente.

“Tenuto conto della fortissima incertezza sulle ricadute delle misure di contenimento dei contagi sull’economia riteniamo che il Pil dell’area euro potrebbe subire un tracollo tra il 5% e il 12% quest’anno”. Lo ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo della Bce. Il Consiglio direttivo della Bce si è impegnato a fare “tutto il necessario, nell’ambito del suo mandato a supporto dell’economia e per garantire la tramissione della politica monetaria in tutte le regioni dell’area euro”.

Per questo “non tollereremo e non accetteremo alcuna frammentazione della trasmissione della politica monetaria tra Paesi dell’area euro” ha ribadito Lagarde incalzata dalle domande sull’utilizzo del nuovo programma di acquisti di titoli Pepp e sulle ipotesi di uso dello scudo antispread Omt.

Nell’ambito del programma di acquisto di debito per l’emergenza pandemica, Lagarde ha confermato quindi un piano d’acquisti per 705 miliardi di euro.

Per l’economia europea si attendono mesi bui, la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi d’interesse invariati, la ripresa è prevista il prossimo anno, nel 2021 con una “normalizzazione della crescita negli anni successivi”.  askanews

 

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One thought on “Lagarde: “Non tollereremo alcuna frammentazione nell’Eurozona”

  1. Voglio ricordare che il Trattato UE del 2012 riconosce ai governi dei singoli Paesi aderenti all’eurozona, la possibilità di stampare moneta COMPLEMENTARE, purchè non abbia corso legale, ma valore interno al Paese.

    Sembra che la UE bancaria voglia disattendere questa clausola di salvaguardia delle diversità, per affermare un assolutismo antistorico, da Congresso di Vienna 1815!

    Basta con la Grande Finanza e sí ad un ritorno della politica, oggi completamente compresso da una aristocrazia oligarchica ed autoreferenziale, che vuole impedire i cambiamenti della Storia dei popoli che si richiamano alle loro radici come ricchezza di una fratellanza universale.

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