Coronavirus, Viminale chiude gli uffici immigrazione

Ci voleva il coronavirus per bloccare l’immigrazione? Se guardi i porti spalancati alle Ong è difficile da credere. Poi leggi una disposizione ministeriale appena arrivata in questura e stropicci gli occhi. Sotto la giusta precauzione per gli agenti destinati agli uffici che sono a contatto con chi viene da oltreconfine e che certamente non si può sapere se positivi o meno al Covid-19 si è disposta la chiusura. Cioè non si rinnovano permessi di soggiorno e non se ne rilasciano di nuovi. Almeno temporaneamente.

Sono le Poste a fissare l’agenda degli appuntamenti in Questura – ricorda la circolare – tanto è vero che ci si riserva di chiedere lo slittamento delle convocazioni già fissate. La decisione è in attuazione del recente decreto Conte, quello che per intenderci ha bloccato la Lombardia e altre 14 province italiane. Per il direttore dell’immigrazione presso il ministero, Bontempi, non è sufficiente limitarsi a chiedere il rinvio evidentemente. È necessario prevenire “possibili contagi del personale”. Oltre che della stessa utenza.

Quindi occorre procedere “alla chiusura temporanea al pubblico degli uffici immigrazione, destinati al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno”.Le espulsioni continuano

Ma resta inteso che “dovranno essere assicurate le attività relative all’espulsione degli stranieri irregolari”. Saranno garantite anche le pratiche per le richieste di protezione internazionale. Ma, pare di capire, saranno tempi più complicati per i clandestini che stanno qui senza alcun diritto.

Per completezza d’informazione riportiamo per intero il testo della direttiva ministeriale su coronavirus e immigrazione, che sicuramente sarà stata inviata dopo averla concertata col ministro Lamorgese.

fonte www.7colli.it (Francesco Storace)

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