Riace: così gli immigrofili si spartivano i soldi dei ‘profughi’

Vi presentiamo da recnews.it l’incredibile audio, estratto dalle intercettazioni ambientali fatte al sindaco Mimmo Lucano, nel quale si sente bene il sistema di spartizione dei soldi soldi destinati allo Sprar nel comune di Riace. Praticamente i soldi erano considerati roba loro, per pagare mutui ed altre spese, con tanto di suddivisione temporale degli stessi. Tra le cooperative coinvolte Riace Senza Confini. Naturalmente di queste intercettazioni non sentirete una parola sul fatto. Vi invitiamo a seguire Recnews.it, una vera voce libera della Calabria. 

C’era anche Riace Senza Confini tra le associazioni e cooperative che oliavano il sistema Riace, la macchina guidata da Mimmo Lucano che secondo gli inquirenti serviva a distrarre i proventi destinati all’accoglienza per fini personali. È quello che si desume da un audio pubblicato in esclusiva da Rec News

che immortala uno dei tanti momenti in cui l’ex sindaco di Riace – deus ex machina del sistema – non solo tenta di far quadrare i conti, ma distribuisce idealmente fette di utili da destinare a questo o a quell’altro sodale.

In questo contesto viene nominata l’associazione di Protezione civile (SS Medici, rif: I padroni di Riace). Qui era stanziale “Luca” (Musuraca) che – si ascolta nello stralcio di intercettazione – era chiamato a spartirsi le entrate con Antonio (Tonino) Petrolo, l’interlocutore di Lucano. “Quando ce l’avevate insieme con Luca per quel mese di giugno – dice l’ex sindaco di Riace – dovete vedere com’è la ripartizione. Insomma, tu prendi 200mila euro mó (…) dovete stabilire la quota parte”.
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