Coronavirus, Cina: pena di morte per chi nasconde sintomi

Chi intenzionalmente nasconde o riporta in maniera incompleta i sintomi del contagio del nuovo coronavirus commette un reato penale che verrà punito severamente, anche con la pena di morte. E’ quanto riporta il quotidiano ufficiale Beijing Daily, citando una informativa diffusa da un tribunale cinese.

Anche nascondere i viaggi effettuati può costituire un reato, sottolinea il tribunale. Ogni residente che provoca una ulteriore diffusione del coronavirus Covid-19 può essere accusato del reato di messa in pericolo della sicurezza pubblica con mezzi pericolosi. “In casi estremi” – sottolinea il quotidiano – “i responsabili possono essere punti con dieci anni di carcere, l’ergastolo o la morte”.

Dal canto suo, la Commissione cinese per la salute nazionale ha annunciato oggi il divieto di viaggio su strada, treno e aereo per chi abbia tosse, febbre e altri sintomi d’influenza, con l’obiettivo di contrastare l’epidemia.

Le autorità cinesi hanno deciso anche l’imposizione di un periodo di quarantena di 14 giorni – nelle proprie abitazioni o all’interno di strutture sanitarie – per tutti coloro che fanno rientro a Pechino dopo aver trascorso un periodo di vacanza fuori città. La misura è stata adottata in vista del rientro di chi ha trascorso fuori Pechino il periodo di festeggiamenti per il Capodanno cinese, che quest’anno sono stati estesi nel tentativo di arginare la diffusione del coronavirus. “Chiunque si rifiuti di accettare queste misure di prevenzione e controllo dovrà risponderne davanti alla giustizia”, è stato reso noto. adnk

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