Di Maio si dimette da capo politico, Becchi: “chi va col Pd muore”

E venne il giorno delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle. Un passo atteso da tempo, ma clamoroso per le tempistiche, dato che siamo nella settimana del voto in Emilia Romagna. Segno che l’insofferenza del ministro degli Esteri era troppa per resistere ancora all’assedio interno. Per Paolo Becchi l’uscita di scena di Di Maio “ha un significato politico nazionale ma anche locale: chi va col Pd muore. Vale per il governo nazionale, vale per i governi regionali”.

Un’analisi difficilmente attaccabile, dato che l’alleanza con i dem di Nicola Zingaretti è stata l’inizio della fine per Di Maio ed i 5 Stelle. “Tra espulsioni, uscite ormai giornaliere, una emorragia continua”, dichiara Becchi che poi individua in Beppe Grillo il vero colpevole della crisi del Movimento: “Di Maio, abbandonato da tutti, è a un passo dalle dimissioni prima delle elezioni dall’esito disastroso. Capro espiatorio di errori compiuti da Grillo che ha venduto il M5s al Pd”.  liberoquotidiano.it

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