Via alle manovre per spegnere l’altoforno 2 dell’Ilva di Taranto dopo che il giudice ha negato all’azienda la facoltà di avere più tempo – rispetto alla scadenza del 13 dicembre – per gli ulteriori lavori di messa in sicurezza dell’impianto. All’inizio della prossima settimana il custode giudiziario dell’area a caldo del siderurgico, Barbara Valenzano, in carica dal sequestro di luglio 2012, sarà nell’acciaieria per coordinare l’avanzamento del cronoprogramma di fermata e spegnimento.
Arcelor – scrive ilsole24ore.com – ha già tenuto le prime riunioni tecniche sulla questione. Per fermare e spegnere un altoforno, c’è un cronoprogramma specifico da seguire, fatto di azioni e procedure operative una concatenata all’altra. Per arrivare allo stop, occorre più di un mese da quando i tecnici mettono mano sull’impianto. Non in questo caso, però, poiché si riparte dal punto in cui il lavoro è stato interrotto. Si calcola che rimangano altri 20 giorni circa
IL CASO ILVA: come la magistratura ha smantellato un’industria
Tutto ha inizio il 26 luglio 2012 allorché il giudice per le indagini preliminari della procura di Taranto, Patrizia Todisco, emette una ordinanza di sequestro…
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